Mercoledì 24 Aprile 2024

Appello dell’Asvis "Il Pnrr guardi all’Agenda 2030"

L’APPELLO È RIVOLTO alle istituzioni e alla politica. E la richiesta è che "agiscano considerando i vincoli e le opportunità del Pnrr, aggiornandole alla luce del difficile contesto globale che impone all’Italia di accelerare sul percorso della transizione ecologica". Così il presidente dell’Asvis, Pierluigi Stefanini (foto in alto), alla presentazione del Rapporto “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, la Legge di Bilancio 2023 e lo sviluppo sostenibile” realizzato con il contributo delle oltre 320 organizzazioni aderenti e il coordinamento del direttore scientifico, Enrico Giovannini.

L’attuazione del Pnrr, nonostante i molteplici segnali di avanzamento, e la definizione del REPowerEU, richiedono decisioni urgenti per accelerare la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, seguendo gli impegni assunti dall’Italia per realizzare l’Agenda 2030, dice Asvis. "In primo luogo, serve un più accurato, tempestivo e trasparente monitoraggio su modi e sui tempi con cui si realizzano gli investimenti e le riforme, accompagnato da una valutazione della coerenza sistemica delle varie azioni intraprese in relazione ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, specialmente quando gli investimenti del Piano verranno integrati con quelli finanziati dai Fondi di coesione europei e nazionali 2021-2027". Va poi migliorata la condivisione delle informazioni con gli stakeholder, la società civile e l’opinione pubblica, soprattutto nel momento in cui il Tavolo di partenariato è stato soppresso. "Tale condivisione va realizzata anche a livello territoriale, dove le imprese e le comunità possono stimolare la realizzazione degli interventi e valutare come questi ultimi cambieranno il funzionamento del sistema socioeconomico a livello locale", precisa ancora Asvis. Secondo cui le misure del Piano vanno riviste connettendole agli altri processi programmatori già esistenti, come la Strategia nazionale e le Strategie regionali di sviluppo sostenibile, così da aumentare il coordinamento delle politiche economiche, sociali e ambientali, a livello centrale e locale.

La pubblicazione del rapporto, che mette in relazione attraverso l’analisi di dati statistici ufficiali i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con il Pnrr e la Legge di Bilancio per il 2023, permette di comprendere l’effetto atteso delle varie politiche sulle dimensioni ambientale, economica, sociale e istituzionale dello sviluppo sostenibile. Giunta alla quinta edizione (la terza dall’avvio del Pnrr) la pubblicazione è stata presentata dal presidente dell’Alleanza, Pierluigi Stefanini, e dai curatori del Rapporto, Manlio Calzaroni e Walter Vitali. "Le modifiche al Pnrr su cui il governo sta lavorando devono rispettare i nuovi principi della Costituzione che, grazie alle modifiche introdotte lo scorso anno, impongono di tutelare l’ambiente, anche nell’interesse delle future generazioni. Auspichiamo che, nella revisione della governance del Piano, si rispetti l’impostazione del NextGenerationEu e delle altre politiche europee orientate al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030. Nella revisione del Piano e nel disegno del REPowerEU vanno perseguite le priorità trasversali del Pnrr che riguardano in particolare i giovani, le donne e il Sud", sottolinea Stefanini, richiamando l’attenzione sulla necessità di portare a compimento la transizione verso lo sviluppo sostenibile con la visione d’insieme che l’ASviS propone fin dalla sua nascita.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro