Giovedì 25 Aprile 2024

Cosa sapere sulla nuova classificazione energetica degli edifici

Classificazione energetica

Classificazione energetica

Nel momento in cui si acquista una nuova casa è bene conoscere la classe energetica. Questa andrà ad influire non solo sul costo stesso dello stabile, ma anche sul suo valore di mercato e sui costi che, a fine mese, ci saranno. Vediamo quindi tutti gli aspetti della classificazione energetica e come verificare lo stato di salute e di consumo della propria casa. 

Cos’è la classe energetica di un edificio? 

La classe energetica di uno stabile definisce la qualità energetica dello stesso definendo il fabbisogno di energia necessario fattori come il riscaldamento, la produzione di acqua calda e l’illuminazione. In sintesi: la classe energetica di un edificio identifica consumi e costi. Ecco perché si rivela essenziale conoscere questi dati prima di acquistare un edificio o prenderlo in locazione, anche perchè è la legge ad obbligatorio. 

Conoscere la classe energetica è infatti utile per due principali motivazioni:

  • fornisce ad acquirenti e locatari dati chiari circa le spese e le caratteristiche per l’appunto energetiche dell’immobile a cui si è interessati; 
  • serve per offrire un quadro lineare ai proprietari dei costi energetici dello stabile incoraggiando loro a compiere interventi migliorativi, qualora necessari. 

Chi, infatti, effettua dei miglioramenti in termini di efficienza, come ad esempio il rifacimento del cappotto termico, può veder riconosciuto il proprio investimento, nato inizialmente come semplice “spesa”, da una successiva crescita del valore dell’immobile stesso.

Come si calcola la classe energetica di un edificio

Chiarito cos’è la classificazione energetica e quali dati fornisce è bene definire come poterla calcolare. Per farlo occorre seguire delle linee guida, definite dal DM 26-06-2015. Quest’ultimo stabilisce tutte quelle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definisce le prescrizioni e i requisiti minimi degli edifici. Nello specifico, l’attribuzione della classe energetica viene determinata da un preciso valore, ovvero l’indice di prestazione energetica globalenon rinnovabile. Questi, a sua volta, indica l’energia totale consumata dallo stabile climatizzato per metro quadro di superficie ogni anno.

Per l’indice di prestazione energetica l’unità di misura è il kWh/m2 anno: è quindi necessario un kWh al metro quadro per riscaldare l’intero stabile durante la stagione invernale, raffreddarlo durante quello estivo, produrre acqua calda, illuminarlo e ventilarlo per un intero anno solare. A livello europeo, il simbolo identificativo è l’EPgl. Quest'ultimo unito alla classe energetica e l’EPgl, definiscono la targa energetica dell’edificio preso in esame. 

Ma quindi quali sono le principali classi energetiche? La risposta è 10 e vanno dalla A4, per gli stabili più efficienti, fino ad arrivare alla G, per definire gli edifici meno efficienti. Ogni classe, inoltre, presenta un intervallo di consumo misurato in EPgl:

  • Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
  • Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
  • Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
  • Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: maggiore di 3,50 EPgl

Calcolare la classe energetica di un immobile è però particolarmente complesso. Proprio per questo è bene che venga fatto da un professionista, un esperto del settore, come un ingegnere o un architetto. La stima può essere fatta moltiplicando il consumo annuo in metri cubi di metano per 8,3 e dividendo poi il totale per il numero di metri quadri di superficie dell’abitazione. Il risultato? Non resta che confrontarlo con i valori delle varie classi e identificare la propria classe energetica.

Classificazione energetica: l’APE

Per Ape si intende l’Attestato di Prestazione Energetica, uno specifico documento capace di indicare il livello di efficienza energetica degli immobili tenendo conto di numerosi parametri. Tra questi: 

  • l'isolamento termico;
  • la posizione;
  • la presenza di impianti utili a garantire salubrità all'interno dell’ambiente.

L’APE è quindi un documento necessario nel momento in cui si decide di effettuare una compravendita di uno stabile, così come se lo si affitta o se si decide di effettuare lavori di riqualificazione per oltre il 25% della superficie dell’edificio stesso. Tale attestato resta valido per 10 anni, purché nel momento in cui vengano lavori di ristrutturazione o riqualificazione (sostituzione della caldaia, di pavimentazioni o infissi) venga aggiornato. IN questo certificato, è comunque bene riportare anche tutti i lavori che si ha intenzione di effettuare al fine di aumentare la classe dell’edificio.

Cosa succede se non si ha una classificazione energetica del proprio edificio

La classificazione energetica non è una libera scelta, bensì un obbligo quando si tratta di nuove costruzioni, vendita, locazione o semplici annunci immobiliari. Per chi non producesse l'attestato di prestazione energetica obbligatorio (APE), infatti, sono previste diverse sanzioni amministrative con importi variabili tra i 300 ed i 18.000 euro. 

In regioni come ad esempio la Lombardia i controlli vengono svolti a campione e le verifiche possono essere di tre tipologie: 

  • l’accertamento di primo livello: questo viene svolto nel momento della compilazione dell'APE e mira a prevenire l'inserimento di dati non veritieri;
  • l’accertamento documentale: questo, invece, verifica che i documenti che sono stati trasmessi non presentino errori; 
  • l'accertamento con rilievo in sito: ultimo dei tre permette di verificare se quanto dichiarato nella domanda corrisponda a realtà.

È bene ricordare che tutti gli accertamenti sono effettuati dagli ispettori CENED, professionisti qualificati. La regione Lombardia, ad esempio, è stata la prima nel nostro Paese ad adottare un sistema di certificazione capace di garantire uniformità nell’applicazione delle regole per il calcolo della classe energetica. Il Ceden, infatti, 

un sistema di certificazione energetica che fornisce un modello di calcolo utile ai vari tecnici al fine di stabilire la classe energetica degli edifici sul territorio lombardo.