Mercoledì 24 Aprile 2024

Nuovo contratto infermieri, addio ai vecchi livelli. Ecco come cambia

Rivoluzione in corsia, con la firma del nuoco Ccnl della sanità cambiano le categorie degli infermieri. E si sbloccano anche gli arretrati di categoria. Tutte le novità.

Il reparto di un ospedale (Cusa)

Il reparto di un ospedale (Cusa)

Bologna, 3 dicembre 2022 - Manca appena un mese prima che il nuovo contratto nazionale della sanità entri in vigore. A cambiare per gli infermieri è soprattutto la classificazione dei livelli. Cosa che avverrà, per l’esattezza, dal primo gennaio 2023? Addio ai vecchi livelli a, b, c, d - ora le abilità professionali vengono suddivise in cinque aree diverse: personale di supporto, operatori, assistenti, professionisti della salute e funzionari, per poi chiudere col personale di elevata qualificazione. Altrettanti possono essere i ruoli ricoperti in ciascuna di queste categorie: sanitario, socio sanitario, amministrativo, tecnico e professionalePersonale di supporto, operatori e assistenti: dalla ex A alla C6.

Leggi anche: Influenza, i sintomi nei bambini. "E' peggio del Covid"

Personale di supporto

Vediamoli nel dettaglio. Al livello di personale di supporto corrispondono tutti i lavoratori che rientrano nelle ex categorie A e B, fino alla B6. Parliamo quindi di operatori tecnici o amministrativi.

Operatori

Al settore invece degli operatori appartengono le ex categorie dalla BS alla BS5. In quest’ultima area rientrano gli operatori socio sanitari (con qualifica), gli operatori tecnici specializzati (es. elettricisti o autista di ambulanza) e chi ricopre il ruolo amministrativo di coadiutore senior. 

Assistenti

Le ex categorie dalla C alla C5 invece entrano a far parte dell’area assistenti: i lavoratori con conoscenze teoriche specialistiche di base. In base all’ambito, trattasi di assistenti dell’informazione per il ruolo professionale, assistente tecnico o informatico per il ruolo tecnico e infine l’assistente amministrativo.

I professionisti sanitari

Con l’ex settore D (fino al DS), dal primo gennaio identificati nell’area ‘professionisti della salute e funzionari’, si apre il comparto degli specialisti inseriti in processi clinici e non solo. Di fatto dunque tutti i lavoratori che ricoprono un ruolo sanitario (dalla pediatria all’ostetricia, alle tecniche di laboratorio e le professioni riabilitative e preventive), ma anche un ruolo socio sanitario (assistente sociale) o chi per esempio è specializzato nel rapporto con i media.   

La categoria di elevata qualificazione

Nel quinto e ultimo settore sono i lavoratori già inseriti nel servizio e che oltre a ricoprire un ruolo di professionisti della salute, svolgono anche attività di coordinamentoChi ha un profilo di elevata qualificazione, secondo il nuovo Ccnl, riceve «un importo annuo lordo complessivo pari a 35.000 euro, comprensivo di tredicesima mensilità» si legge nel documento firmato a inizio novembre, e l’accesso a questo livello varia «in relazione al piano triennale dei fabbisogni, dall’esterno o attraverso una progressione tra le aree». Prima ancora, comunque, bisogna essere in possesso di alcuni requisiti: oltre a quelli sopracitati, serve una laurea, magistrale o specialistica abbinata a 3 anni almeno di esperienza maturata (anche senza continuità).

Gli arretrati

Un ultimo ma sostanziale capitolo connesso a quello del nuovo contratto nazionale riguarda il pagamento degli arretrati, sbloccati a partire dallo stipendio dello scorso novembre. Per ciò che riguarda l'indennità infermieristica, da gennaio 2021 a settembre 2022, il dovuto per i professaionisti della saute e funzionari è di 72,79 euro in busta paga per 12 mensilità, per un totale di 1.528,59 euro. Per gli assistenti si parla di 1.406,37 euro, ovvero 66,97 euro per 12 mensilità. Per gli operatori, infine, la cifra totale ammonta a 1.319,01 euro, ovvero 62,81 euro per 12 mesi.