Venerdì 26 Aprile 2024

Bollette, giù l’Iva sul gas e bonus riscaldamento. Ma c’è il rischio rincari

Il governo vara un pacchetto da 4,9 miliardi di contributi per famiglie e imprese Cambiano le modalità degli sconti, i consumatori avvertono: possibili anche aumenti

Un barista mostra una bolletta. Per gli esercenti è stato un anno di stangate e di aumenti inattesi

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Roma, 29 marzo 2023 - Arrivano i nuovi aiuti per le famiglie e le imprese contro il caro-bollette. Il pacchetto di misure varato ieri dal governo si attesta sui 4,9 miliardi di euro per il prossimo trimestre. Cifre molto lontane dai 60 miliardi stanziati dall’esecutivo Draghi nel pieno dell’emergenza. Se l’impianto degli aiuti resta lo stesso, cambiano le modalità degli sconti, con il rischio di un aumento delle bollette, al netto del calo delle quotazioni di petrolio e gas.

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In compenso è stato confermato il bonus sociale per le famiglie a basso reddito ed è stato prorogato il credito di imposta per le imprese. La vera novità è però l’arrivo di una sorta di bonus riscaldamento a partire dal primo ottobre. Un ulteriore aiuto che scatterà solo se il prezzo del gas supererà una certa soglia. Ecco che cosa cambia per famiglie e imprese.

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Iva sul gas al 5%

Confermata l’aliquota ridotta per i consumi del gas fino a giugno. Lo sconto fiscale è esteso anche al teleriscaldamento e all’energia termica prodotta con il metano. Nel decreto è previsto anche che l’Iva al 5% si applica anche per le bollette calcolate sulla base dei consumi stimati. In questo caso l’aliquota ridotta si applica alla differenza degli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili al secondo trimestre.

Oneri di sistema r rischio aumenti

Ufficialmente, il decreto ha azzerato gli oneri di sistema che pesano per circa il 20% sulle nostre bollette. In realtà, nel decreto, c’è una sorpresa poco piacevole: la cancellazione di una delle componenti tariffarie sarebbe stata confermata solo per il 35% del valore applicato nel trimestre precedente. Per l’Unione Consumatori il risultato potrebbe essere una "stangata su base annua pari a 298 euro". Il meccanismo è semplice: anche se gli oneri sono formalmente e apparentemente zero, siccome in questo trimestre sono addirittura negativi, è come se venissero ripristinati al 65%. "In pratica a parità di prezzo della materia prima energia, nell’ipotesi di prezzi costanti, la bolletta su base annua per una famiglia tipo in tutela passa da 1.210 euro a 1.508 euro", afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc.

Il bonus sociale per le famiglie

Restano in vigore, fino al 30 giugno, "le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute", si legge nel testo. Già per il primo trimestre 2023 era stata modificata la soglia di reddito sul 2022, ampliando la platea dei beneficiari: da gennaio possono ottenere il bonus le famiglie che hanno un Isee fino a 15mila euro. Nel 2022 la soglia Isee era di 12mila euro.

Credito di imposta per le imprese

Le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019". Anche in questo caso, insomma, è prevista una rimodulazione delle agevolazioni rispetto all’attuale sistema.

Bonus riscaldamento

Dal primo ottobre farà il suo esordio un nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, che fino al 31 dicembre 2023 avranno un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento. I criteri per l’assegnazione verranno definiti con decreto del ministro dell’Ambiente di concerto con quello dell’Economia". Inoltre, l’Arera determinerà le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.

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