Mercoledì 24 Aprile 2024

Auto elettriche, mercato a rilento: ecco perché il prezzo frena le vendite

Secondo un sondaggio condotto da Areté, la crisi energetica e quella economica hanno ridotto la propensione all'acquisto degli italiani

Auto elettriche, un mercato in affanno

Auto elettriche, un mercato in affanno

Cosa frena la diffusione su larga scala delle auto elettriche in Italia? Da questo punto di vista, infatti, il nostro Paese appare sempre più come un’anomalia in Europa. A fare un po’ di chiarezza sul tema è il sondaggio “Vendita di solo auto elettriche dal 2035, cosa ne pensano gli italiani?”, condotto a ottobre da Areté, società di consulenza strategica. Nell’indagine si cerca di capire l’atteggiamento degli italiani, a sei mesi di distanza da una precedente analisi, nei confronti della mobilità elettrica. Nonostante l’obiettivo di decarbonizzazione fissato dall’Unione europea al 2035, anno a partire dal quale non si potranno più vendere veicoli con motore a scoppio, gli italiani si mostrano piuttosto freddi.

Ancora oggi, l’88% degli intervistati utilizza una macchina con motore termico, anche se cresce però la quota di chi si affida a soluzioni diverse (il 9% è già passato all’ibrido e il 2% all’elettrico). Tuttavia, sei italiani su dieci non hanno mai usato un’auto elettrica. Tra chi invece l’ha provata, l’87% esprime un giudizio positivo, e solo il 13% ha riscontrato delle criticità alla guida. Le qualità più apprezzate sono: la silenziosità, la dotazione tecnologica, il cambio automatico, la comodità d’uso in città e l’accelerazione immediata. Eppure, sebbene i giudizi siano in larga parte positivi, a frenare il settore sono la crisi energetica e quella economica, che si traducono in una riduzione della propensione all’acquisto. Mentre a marzo, l’87% del campione analizzato si diceva intenzionato ad acquistare una vettura elettrica in futuro, ora la percentuale è scesa al 63%.

Le ragioni che spingono a scegliere un’auto elettrica sono economiche per il 51% e ambientali per il 32%. Chi è invece titubante sulla soluzione “con la spina”, afferma di esserlo per i timori legati alla durata dell’autonomia delle batterie e per la diffidenza verso la tecnologia. Ovviamente, da sempre il tema principale di cui si parla quando si parla di auto elettriche è il prezzo. Così nell’indagine di Areté trova spazio anche la domanda su quanto gli italiani siano disposti a spendere. La risposta è meno di 30mila euro, un dato che spiega in modo cristallino il motivo della scarsa diffusione di veicoli elettrici nel nostro Paese.

Ma il sondaggio ha anche misurato il grado di conoscenza (o ignoranza) degli italiani. Quanto sono quelli che conoscono in modo preciso il funzionamento di un’auto elettrica, i suoi costi e l’autonomia delle batterie? Pochi: a regnare, infatti, sono la confusione e l’incertezza. Sei italiani su dieci ammettono di non conoscere le differenze tra le diverse tecnologie ibride (Mhev, Hev, Phev) e l’elettrico. Ma ‘è dell’altro. Il 61% degli intervistati non è a conoscenza delle significative differenze tra le varie tipologie di motori ibridi (full, mild e plug-in).

Il 40% pensa che tutte le vetture (sia elettriche sia ibride) siano a emissioni zero; il 47% ritiene che si possa ricaricare l’auto direttamente alla presa di corrente senza dover cambiare il contratto della luce né installare apparecchiature specifiche; infine, il 47%, pensa che tutte le vetture ibride siano in grado di percorrere almeno 50 chilometri in modalità elettrica. Ma sorprende anche un altro dato: quasi la metà degli italiani (45%) è convinto che lo scenario fissato dagli obiettivi europei (Fit for 55), secondo cui nel 2035 si venderanno solo auto elettriche, non si realizzerà.

Quattro su dieci ritengono che una serie di fattori, come la scarsità dei punti di ricarica e il costo elevato dell’energia, impediranno, o renderanno quasi impossibile, centrare l’obiettivo.