Giovedì 25 Aprile 2024

Profuma di rosa e non si sbuccia: il frutto si fa snack

SARÀ UN NUOVO frutto snack. Nascerà a Fermo, nelle Marche, l’azienda agricola più grande in Europa di nettarine piatte che uniscono più virtù: sono molto dolci, poco acide e hanno un profumo che ricorda la rosa antica. Dietro il progetto Anfiteatro (dalla forma originale dall’appezzamento) c’è l’azienda Eleuteri di Civitanova Marche che ha messo sul piatto due milioni di euro per rinforzare la leadership italiana nelle pesche piatte. "È la sfida più importante fatta dalla nostra famiglia in quasi 40 anni di lavoro. Grazie ai 200 ettari che avremo in produzione nel 2024 potremo ampliare il mercato in maniera importante sia in Italia sia all’estero, guidando la crescita di questi frutti in cui siamo riconosciuti come uno dei maggiori specialisti al mondo" dichiara Marco Eleuteri, titolare dell’azienda Eleuteri e presidente di Op Armonia, organizzazione di produttori ortofrutticoli nel Centro-Sud d’Italia con ottanta associati. Eleuteri è leader nel mercato della pesca piatta con il brand Saturnia distribuito nella Gdo, una produzione di 2mila tonnellate ottenute da 120 ettari (un settimo di tutta la superficie nazionale), 6 milioni di ricavi e 120 dipendenti nei picchi di stagione. Ma punta a crescere ancora.

Di che frutto stiamo parlando?

"Le nettarine piatte hanno un gusto simile alle pesche piatte, con bassissimo tasso di acidità, alto tasso zuccherino, un’impronta aromatica e un profumo particolare che ricorda la rosa antica. Sono lisce, senza le strutture filiformi che creano la peluria nelle pesche piatte. Inoltre sono ideali per un consumo snack, facile e veloce, dal momento che sono schiacciate e non è necessario togliere la buccia".

A che punto è il progetto Anfiteatro?

"Abbiamo già realizzato piccoli impianti 3 anni fa, per circa 4 ettari. A settembre arriveranno i primi frutti per condurre test commerciali. Col progetto Anfiteatro ci allargheremo su un terreno di 32 ettari a Fermo che accoglierà entro la fine dell’anno altre 60mila piante e sarà il più grande appezzamento in Europa dedicato alla coltivazione di nettarine piatte. Entro la fine del 2022 gli ettari coinvolti saranno 40 con circa una produzione di 1.500 tonnellate di nettarine a regime. L’asticella è ancora più in alto: raddoppiare la superficie coltivata e i volumi entro cinque anni, costruire un magazzino di confezionamento in modo da soddisfare anche i Paesi esteri, dove le pesche Saturnia sono già molto richieste, ma che non riusciamo ancora a servire per insufficienza della produzione. È una grande scommessa perché parliamo di un frutto nuovo ma se tutto andasse come da programmi riusciremmo ad avere il prodotto sempre disponibile da maggio a settembre. Speriamo di coinvolgere anche altri agricoltori per avere più forza".

A quanto ammonta l’investimento?

"Complessivamente a due milioni di euro. Risorse che serviranno anche per realizzare un sistema di irrigazione a goccia, di ultima generazione, che distribuirà l’acqua dove serve cioè alla radice delle piante, evitando sprechi. Il tema della sostenibilità ambientale ci sta a cuore, con un abbattimento dell’uso di fitofarmaci: abbiamo abbassato il limite del 70% al di sotto dei limiti espressi dalla legge. Nel progetto Anfiteatro non siamo soli: ci affiancheranno la facoltà di agraria dell’università Politecnica delle Marche ad Ancona e l’istituto di frutticoltura della Catalogna (Irta)".