Mercoledì 24 Aprile 2024

Conserve Italia guarda al Pnrr per un futuro più sostenibile

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LA ROAD MAP per il futuro di un grande consorzio cooperativo come Conserve Italia (marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani) fa affidamento sulle risorse del Pnrr e su importanti mezzi propri. Sul piatto c’è un piano di investimenti quadriennale da 84,2 milioni di euro che toccherà 7 stabilimenti italiani del gruppo più la sede di San Lazzaro (nella foto) alle porte di Bologna. È la strada per il futuro che Conserve Italia ha tracciato da qui al 2026, una decisione presentata in assemblea dei soci con i rappresentanti delle 38 società alla base del consorzio (tra cui 33 cooperative agricole con oltre 14.000 produttori) "che hanno voluto rispondere con coraggio e determinazione alla difficile congiuntura economica".

"Il momento è davvero complesso – spiega il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti –, siamo reduci da un’estate che ha fatto schizzare i costi energetici a livelli inauditi proprio nel periodo di massima attività dei nostri siti produttivi, ossia durante le campagne di trasformazione di pomodoro, frutta e vegetali. Di fronte a questa situazione di grande difficoltà, noi vogliamo rispondere mettendo in campo tutta la nostra capacità progettuale per cogliere un’occasione straordinaria come quella del Pnrr. Vogliamo continuare a crescere e soprattutto dare un futuro sempre più sostenibile alla nostra azienda e alla nostra vera filiera agricola italiana".

Gli investimenti seguiranno tre direttrici: sostenibilità ambientale attraverso efficienza logistica e ricorso alle energie rinnovabili, digitalizzazione e aumento della capacità produttiva. Con la missione di valorizzare sempre di più le produzioni dei soci agricoltori con la forza di marchi da sempre leader di mercato. "I nostri uffici sono al lavoro da tempo per predisporre i progetti per partecipare ai bandi del Pnrr – continua Rosetti –. Gli interventi previsti riguardano gli stabilimenti italiani e sono finalizzati ad un aumento della capacità produttiva e di stoccaggio, al miglioramento nelle attività di recupero dei sottoprodotti di lavorazione (già oggi recuperiamo 50mila tonnellate di scarti), al miglioramento dell’efficienza logistica, all’efficientamento energetico, alla riduzione emissioni CO2 in atmosfera e al risparmio idrico. Inoltre vogliamo estendere la nostra produzione di energia da fonti rinnovabili".

Il via libera al piano investimenti arriva contestualmente all’approvazione del bilancio di esercizio 2021-22, chiuso al 30 giugno con risultati positivi sia per la società capogruppo Conserve Italia che per le controllate (Conserves France, Juver, Tera Seeds, Conserve Italia Usa Corporation, Conserve Italia Deutschland, Mediterranean Growers). I ricavi consolidati del Gruppo Conserve Italia ammontano a 963 milioni di euro, in aumento del 10,4% e con un utile di 1,3 milioni di euro. "Ma a determinare questo incremento di fatturato – avverte Rosetti – è stata soprattutto la spinta inflazionistica registrata a tutti i livelli produttivi e che ha contemporaneamente eroso i margini, unita ad un buon andamento delle vendite sia in Italia che all’estero a seguito della ripresa dei consumi post-Covid (in particolare nel settore fuori-casa, tornato ai livelli pre-pandemia)". Anche l’accresciuta disponibilità di materie prime (pomodoro, legumi, mais dolce e frutta) della campagna 2021 ha consentito un aumento delle vendite rispetto all’anno precedente, portando la quota totale di prodotto lavorato a 675.000 tonnellate (+16,2%).