L’ASSOCIAZIONE Biodinamica, presideuta da Carlo Triarico (nella foto in basso), ha dato il via ufficiale del tour ‘Progettiamo il Futuro’. Considerando la crisi internazionale, Triarico, in colloquio con ecologi e ricercatori di fama mondiale quali Nadia El-Hage Scialabba e Raffaella Pergamo impegnate sul fronte dell’agroalimentare a livello accademico e istituzionale, ha ritenuto opportuno avviare un itinerario di incontri di studio e di co-progettazione in giro per l’Italia per determinare insieme agli agricoltori e ai cittadini come l’agricoltura biodinamica possa contribuire efficacemente all’autosufficienza alimentare. "Partendo – sostiene l’associazione – dalle tecniche fondanti che la rendono un sistema produttivo a bassissimo impatto ambientale e un metodo che contribuisce alla mitigazione dei danni climatici e dei rischi ambientali. L’Italia, che pure lascia incolti centinaia di migliaia di ettari, non è autosufficiente nel settore agroalimentare e subisce una fortissima dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di concimi sintetici, mangimi, grano, legumi, latte e diversi prodotti di primaria importanza. Questo è lo scenario pre-conflitto a cui, oggi, si aggiungono gravi criticità di tipo geopolitico e speculativo che rendono il nostro Paese ancor più vulnerabile e fragile". "Gli input per sostenere il modello produttivo consumista – dichiara Carlo Triarico – hanno raggiunto prezzi insostenibili con un trend che ha ripreso a crescere già dal 2021. L’approccio ad alto input è una variabile incontrollabile, non permette a molti di continuare a coltivare e rischia di non garantire più i fabbisogni alimentari".
Triarico sottolinea che "la biodinamica offre una via sostenibile, basata sull’economia circolare, le filiere corte e organiche. È un metodo agroecologico caratterizzato da bassa intensità energetica in grado di ripristinare terreni asfittici restituendo loro la fertilità, di incrementare la biodiversità agraria e naturale, di migliorare ambiente e alimentazione, di favorire il benessere animale e di coltivare anche aree marginali e aride, portandole alla produttività. Tutto questo è alla base della autosufficienza alimentare italiana ed europea".
Il tour Progettiamo il Futuro, che prevede una serie di incontri di studio e di co-progettazione, toccherà Roma, Milano, Padova, Torino, Bologna, Bolzano, Firenze, Napoli, Pescara, Bari, Palermo e altre città ancora.