Mercoledì 24 Aprile 2024

Zelensky da Vespa: parlerò con Putin, senza diktat

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La notizia è clamorosa in sé e viene annunciata solo a poche ore dall’evento: il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, viene intervistato da Bruno Vespa, a Porta a Porta. L’evento va in onda a sera tarda, ma escono già dal pomeriggio le anticipazioni. Il presidente ucraino, in collegamento video da Kiev, parla per 50 minuti e tocca tutti i temi sul tappeto.

Zelensky ringrazia il popolo italiano "per la vicinanza" e il governo Draghi "per aver aderito alla sanzioni", ma critica il Papa per aver fatto sfilare una donna ucraina e una russa durante la Via Crucis. Ma soprattutto dice a chiare lettere che Vladimir Putin "non salverà la faccia" dopo il conflitto: "Noi non salviamo la faccia di Putin pagando con i nostri territori. Sarebbe ingiusto" scandisce. Una risposta indiretta a Macron che chiedeva di non "umiliare" la Russia. Zelensky si dice sempre disponibile a sedersi al tavolo con Putin, ma "senza ultimatum" e mette in chiaro le ‘linee rosse’ della trattativa. "Vogliamo che le armate russe vadano via dalla nostra terra", spiega. Soprattutto precisa la sua posizione sulla Crimea: "Non ho mai parlato di riconoscerne l’indipendenza, non la riconosceremo mai come parte della Russia. Ha sempre avuto la sua autonomia, ha uno suo parlamento, ma dentro l’Ucraina". La mezza apertura è ribadire la posizione del governo ucraino: tenere la questione Crimea fuori dal tavolo delle trattative e parlarne in un secondo momento, "se sarà utile al dialogo". Nessun accenno, invece, al Donbass.

Ettore Maria Colombo