Mercoledì 24 Aprile 2024

William contro Harry, fratelli coltelli "Basta, la nostra famiglia non è razzista"

La reazione del principe dopo l’intervista di Meghan e di suo marito: "Non ci ho ancora parlato. Ma le accuse sono infondate". La duchessa aveva parlato di timori di corte per il colore della pelle del figlio. E i bookmaker scommettono che sia stato Carlo

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di Deborah Bonetti

Al principe William l’idea della Regina di risolvere tutto in privato si vede che non è piaciuta. E così il futuro re, normalmente così abbottonato con i giornalisti, ieri non si è lasciato sfuggire la domanda urlata da un cronista che chiedeva se la famiglia reale fosse razzista. Mentre visitava l’ennesima scuola nella periferia londinese con la moglie Kate, il 38enne William si è girato e ha scandito chiaramente: "La nostra famiglia è tutt’altro che razzista". Il secondo in linea per il trono (dopo il 72enne principe Carlo) ha anche risposto alla domanda "Ha parlato con suo fratello dopo l’intervista?" dicendo: "No, non gli ho ancora parlato, ma lo farò". Quindi è confermato che i due figli di Lady Diana (morta tragicamente nel 1997), una volta così uniti da sembrare inseparabili, non si sono ancora rivolti parola da quando il minore ha lanciato accuse pesantissime contro l’intero clan dei Windsor nell’intervista con l’americana Oprah Winfrey.

Harry e Meghan (36 e 39 anni) hanno dichiarato che qualcuno fra i reali si sarebbe detto preoccupato per quanto scuro potesse essere il figlio della coppia, quando Archie (2 anni) ancora non era nato, e che il piccolo non avrebbe ricevuto un titolo reale solo perché figlio di una donna birazziale. Meghan, ora incinta di una bimba, ha inoltre raccontato di essere stata portata ad un passo dal suicidio dalle convenzioni reali e dai cortigiani malefici di Buckingham Palace. Per tutta risposta, Palazzo Reale è rimasto in silenzio per due giorni e poi ha diramato un comunicato – a nome della 94enne sovrana – di sole 61 parole (in tutto, 3 righe), in cui la regina si augurava che il tutto potesse essere risolto in privato. Una risposta debole e poco convincente che ha lasciato molti perplessi. E si vede che non ha convinto neanche William, che ieri ha voluto negare in modo più energico l’accusa di razzismo. Per un’istituzione a capo di 54 nazioni del Commonwealth, di cui la gran parte ha popolazioni di colore, un’imputazione di razzismo è un’onta particolarmente corrosiva. Infondata secondo William, e anche secondo il resto della famiglia; palpabile secondo Harry, che ha visto la luce sulle questioni di razza, da quando si è sposato con la moglie americana Meghan.

Intanto, i bookmaker inglesi non hanno resistito, dando le quote sul toto "razzista reale": tra i più sospettati ci sarebbero il principe Carlo, la 70enne principessa Anna e il 57enne principe Edoardo (ultimogenito della regina). Uno solo dei figli della regina è stato quasi esonerato: il 61enne principe Andrew, ma solo perché dopo la sua amicizia con Jeffrey Epstein, accusato di pedofilia, è stato ritirato dalla ’vita pubblica’ e quindi, si specula, non abbia alcun contatto con il nipote.

Infine, nonostante Harry avesse chiarito ad Oprah che la regina e il 99enne Filippo non c’entravano, i bookies non ci hanno creduto, mettendo ambedue nella lista dei probabili razzisti, la cui identità verrà presto rivelata secondo i Royal Watchers.