Sabato 27 Aprile 2024

Violenza sessuale La insegue in auto e le sbarra la strada Poi tenta di stuprarla

Si era avvicinato alla giovane di 21 anni fingendo di chiedere un’informazione. Il sospetto che il 39enne (ora in cella) possa essere un aggressore seriale.

di Giovanni Spano

CALENZANO (Firenze)

"È da tanto che non.... tu mi mi piaci... Voglio salire in macchina con te...". Con la scusa di chiedere un’informazione richiama l’attenzione di una ragazza di 21 anni, in auto. Lei abbassa il finestrino lato passeggero, ma capisce subito: quello la investe a parole e a gesti volgarissimi. La ragazza riparte. Ma il raptus non è terminato. Lo sconosciuto – gli occhi da invasato, così apparirà poco più tardi ai carabinieri che l’arrestano – la insegue con la sua macchina. Pochi metri, la sorpassa, le taglia la strada, una manovra pazzesca. Scende, apre lo sportello dell’utilitaria di lei, entra e continua l’aggressione sessuale, si abbassa i pantaloni, vuole il contatto fisico.

La giovane è terrorizzata, ma ancora reagisce. Di nuovo prova ad allontanarsi, chiama col cellulare alcuni parenti che stava andando a trovare: sono loro ad avvisare i carabinieri. I parenti arrivano lì, poi è la volta della prima pattuglia disponibile e più vicina, della stazione di Campi Bisenzio. Assistono a una scena allucinante: l’uomo, invasato, fuori di sé, continua a tenere bloccata la ragazza. La fa cadere. Le salta addosso.

I due militari finalmente contengono la furia del violentatore. Evitano che la situazione degeneri ulteriormente e – sentito il sostituto procuratore di turno, a Prato, Lorenzo Boscagli – arrestano l’uomo per il reato di violenza sessuale a tutti gli effetti. Ora F.C., 39 anni, è detenuto in attesa di convalida nel carcere della Dogaia, a Prato. La città dove peraltro abita. Non avrebbe mai conosciuta né vista prima di sabato sera la ragazza, che vive in provincia di Firenze. Si pensa a caldo che possa trattarsi di un seriale. La banca dati rimanda a un precedente, per lesioni, pare però in contesti del tutto diversi.

La ventenne è scossa. I sanitari del 118 la soccorrono sul posto, poi la portano al pronto soccorso a Firenze. E qui uno dei carabinieri, una donna, si sdoppia: decisiva prima per bloccare l’energumeno, decisiva ora. Sale in ambulanza, lungo il tragitto conforta e supporta la vittima a livello psicologico. Più tardi la ragazza viene dimessa con tre giorni di prognosi per una trauma cranico lieve e abrasione al ginocchio destro. Le conseguenze ’vere’, più drammatiche, possibili sono tuttavia sedimentate nella psiche.

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