Mercoledì 24 Aprile 2024

È morto Vincino, storico vignettista del Male

Si è spento a Roma all'età di 72 anni. Ha collaborato a lungo con Il Corriere della Sera e Il Foglio, che lo saluta: "È stato la nostra speranza". Vauro: "Mi lasci solo contro i mostriciattoli"

Vincino (Ansa)

Vincino (Ansa)

Roma, 21 agosto 2018 - È morto a 72 anni il vignettista Vincino. Pseudonimo di Vincenzo Gallo, il palermitano classe 1946 era malato da tempo. Nel 1995 comincia a lavorare a 'Il Foglio', con cui ha collaborato per 22 anni, ovvero dalla nascita del giornale. "È stato la nostra speranza, il nostro specchio, la nostra risorsa d'acqua e di alcol e di fumo", scrive su Twitter il quotidiano fondato da Giuliano Ferrara, che ha diffuso la notizia della sua morte. 

Nel 1978 Vincino partecipa alla nascita della storica rivista 'Il Male' di cui sarà direttore per quattro anni (dei cinque in cui venne pubblicata, fino alla chiusura, nel 1982). Più tardi, nell'ottobre del 2011 lo stesso vignettista palermitano decide di riaprire la rivista satirica insieme con Vauro Senesi che oggi lo saluta con una vignetta pubblicata su Twitter: "Hai disegnato i grandi mostri della politica italiana... e mi hai lasciato solo con i mostriciattoli!"

Durante l'anno della contestazione giovanile nel 1968 milita in Lotta Continua a Palermo. L'anno successivo comincia a collaborare con il quotidiano 'L'Ora' di Palermo, seguendo da disegnatore il processo sulla strage di viale Lazio. Nel 1972 venne chiamato a Roma al giornale di 'Lotta Continua', dove resta fino al 1978 quando fonda e dirige 'L'avventurista', inserto satirico dello stesso giornale del movimento.Tra il 1984 e il 1985 e' direttore di 'Ottovolante', quotidiano di satira uscito per dieci giorni, cui hanno collaborato diversi importanti vignettisti: Roland Topor, Andrea Pazienza, Guido Buzzelli,  Bernard Willem Holtrop, Jean-Marc Reiser, Jacopo Fo.

Nel 1985 incomincia a collaborare a Telelora con un ciclo televisivo chiamato 'Patate', otto trasmissioni di satira politica. Nello stesso anno inizia a collaborare con Il Clandestino, supplemento de l'Espresso, e contemporaneamente con 'Tango', supplemento de l'Unita', e con Linus. Nel 1987 Vincino è direttore di 'Zut'. A causa di un servizio sull'amante di Scalfari perde il lavoro e viene licenziato. Sempre nel 1987 incomincia la sua lunga e proficua collaborazione con il Corriere della Sera.

Nel 1988 esce 'Cuore' e Vincino ne diventa una delle colonne portanti, fino alla chiusura. Nel frattempo collabora con il Sabato, acquistando cosi' la nomea di "vignettista dai facili costumi". Nel 1987 con Vauro, Riccardo Mannelli e Saviane fa risorgere Il Clandestino; poi nel 1988 collabora con 'Boxer' di Vauro, supplemento de 'Il Manifesto', di cui dirige un numero. Inoltre fonda e dirige la rivista Xl. Partecipa poi alle esperienze di altre piccole pubblicazioni minori del settore: Quaderno del Sale, Bauhaus,  Avaj, L'eco della carogna, Emme e molte altre. Nel 1987 nasce sua figlia Costanza e nel 1990 la seconda figlia Caterina. Successivamente collabora, tra gli altri, con il settimanale Vanity Fair e con l'emittente radiofonica nazionale Radio Radicale.