Mercoledì 24 Aprile 2024

Venti di guerra fredda sull’Europa Il gioco di spie in Germania e Russia

Arrestato un politologo tedesco: "Lavorava per la Cina". Un diplomatico estone fermato dal Cremlino

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di Roberto Giardina

È sempre in corso la vecchia guerra nell’ombra, quella delle spie di ieri, che puntano sul fattore umano e non solo sui computer. A Monaco hanno arrestato un pensionato che faceva il doppio gioco, forse il triplo, tra i servizi segreti cinesi e quelli tedeschi. A San Pietroburgo, è finito in carcere il console dell’Estonia, Mart Matte, sorpreso mentre riceveva documenti top secret. Un incontro discreto ma non troppo in un parco cittadino seguito con i binocoli dagli agenti del FSB, il controspionaggio russo, erede del KGB.

Ma come in un romanzo nulla è chiaro. Klaus Lange, 75 anni, è stato arrestato a Monaco insieme con la moglie al ritorno da una vacanza in Italia. Perché gli è stato permesso di andare all’estero, se dalla fine del 2019 era sotto stretta sorveglianza? Il 23 novembre 2019, era stato fermato in taxi diretto all’aeroporto mentre si preparava a partire per Macao sempre in compagnia della consorte, che sarebbe sua complice.

Gli agenti del BND quel giorno gli perquisirono la casa, sequestrando documenti e computer. Klaus Lange è un politologo, ed ha lavorato per trent’anni per Hnas Seidel Stiftung, una fondazione di studi internazionali, che è finanziata dalla CSU, i cristiano sociali che si presentano solo in Baviera, partito gemello della CDU di Frau Merkel.

Ed ha continuato a restare attivo dopo essere andato in pensione fondando un suo istituto di consulenza internazionale, l’Institute for transnational studies (Its), con sede a Monaco ma anche in Italia, a Gais, in Alto Adige. Lì, come riporta il sito Formiche.net, la sua attività è documentata dal 2011 al 2018. Tra i temi indagati, il terrorismo islamico. Lange avrebbe cominciato a lavorare per i cinesi dopo un viaggio di studio a Shanghai nel 2010. Tutto chiaro?

Ma da mezzo secolo Klaus Lange lavorava per il BND, che si sarebbe servito di lui per avere informazioni sulla Cina, e lo avrebbe mandato in missione in Urss. Nel Balcani, in Sud Africa, e in Asia Meridionale.

Klaus Lange ha dichiarato di non aver tradito per soldi, ha ricevuto solo rimborsi spese per i viaggi con la moglie, come dire si faceva pagare le vacanze. Solo una volta ha accettato un onorario di poche centinaia di dollari. I cinesi sapevano che lavorava anche per il BND?

Dopo la caduta del muro e la riunificazione, Monaco è tornata a essere una centrale dello spionaggio, tra est e ovest, come ai tempi di Radio Free Europe, l’emittente finanziata dalla Cia che trasmetteva all’est in una ventina di lingue i suoi notiziari. Un paio di volte i suoi giornalisti, esuli dai paesi oltre cortina, rimasero vittime di attentati. Nella capitale bavarese hanno sede un centinaio di società dell’Europa Orientale, e asiatiche. Ufficialmente si occupano di import e export, e anche di spionaggio industriale. Ai tempi del Muro, a Schwabing, il quartiere degli artisti, la centrale del controspionaggio della DDR si trovava nella stessa strada della sede del BND, e gli agenti si spiavano e si fotografano a vicenda dalle finestre. Sembra inventato ed invece è vero. Possibile che Klaus Lange e sua moglie siano stati scoperti dopo decenni? O servono per coprire altri giochi nell’ombra?