Mercoledì 24 Aprile 2024

Vaticano, operazioni finanziarie sospette. Sospesi 5 alti dirigenti

I provvedimenti sono stati presi nel quadro delle indagini della magistratura dello Stato Pontificio. Dalla Santa Sede filtra poco, ma l'Espresso anticipa i nomi

Guardie svizzere in Vaticano (LaPresse)

Guardie svizzere in Vaticano (LaPresse)

Città del Vaticano, 2 ottobre 2019 - Operazioni finanziarie sospette in Vaticano. La Gendarmeria, scrive L'Espresso, ha "sospeso cautelativamente dal servizio" 5 dirigenti vaticani: due degli uffici della Segreteria, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi, un'addetta all'amministrazione, Caterina Sansone, e due alti dirigenti: monsignor Maurizio Carlino, da poche settimane capo dell'Ufficio informazione e Documentazione, e il direttore dell'Aif Tommaso Di Ruzza.

I provvedimenti sono stati presi nel quadro delle indagini della magistratura dello Stato Pontificio su alcune "operazioni finanziarie".  La sala stampa della Santa Sede ha resto noto, ieri, che nella mattinata erano sono state eseguite, "presso alcuni Uffici della prima Sezione della Segreteria di Stato e dell'Autorità di Informazione Finanziaria dello Stato", "attività di acquisizione di documenti e apparati elettronici". 

L'operazione, spiegava una nota, "autorizzata con decreto del Promotore di Giustizia del Tribunale, Gian Piero Milano e dell'Aggiunto Alessandro Diddi, e di cui erano debitamente informati i Superiori, si ricollega alle denunce presentate agli inizi della scorsa estate dall'Istituto per le Opere di Religione e dall'Ufficio del Revisore Generale, riguardanti operazioni finanziarie compiute nel tempo".   La nota vaticana non ha aggiunto altro su questa operazione, che assume contorni particolari, visto che l'Aif è l'organismo titolare dei controlli sui dicasteri vaticani e la prima sezione della Segreteria di Stato, alle dirette dipendenze del monsignore Sostituto, è il centro operativo della burocrazia vaticana.

Nella nota firmata dal comandante Domenico Giani si legge che i 5 funzionari "potranno accedere nello Stato esclusivamente per recarsi presso la Direzione Sanità e Igiene per i servizi connessi, ovvero se autorizzati dalla magistratura vaticana. Monsignor Mauro Carlino continuerà a risiedere presso la Domus Sanctae Marthae".