Giovedì 25 Aprile 2024

Varriale, Paola Ferrari: "Tutti amici se sei potente. Ora non sparo al re nudo"

La collega chiamata come teste dalla difesa: certo che andrò. "Manco di rispetto alle donne? Vergogna, sono una paladina delle quote rosa"

La giornalista e conduttrice televisiva Paola Ferrari, milanese, 61 anni

La giornalista e conduttrice televisiva Paola Ferrari, milanese, 61 anni

Dai rigori del calcio a quelli della giustizia. È iniziato ieri, con rito immediato, il processo a Enrico Varriale, ex vicedirettore di Raisport, per l’accusa di stalking, lesioni e minacce, ai danni dell’ex compagna. Nelle prossime udienze sarà chiamata a testimoniare – dalla difesa – anche Paola Ferrari, volto popolare delle trasmissioni sportive della Rai (le più note: La domenica sportiva e 90° minuto).

Lei è stata citata come testimone della difesa nel processo intentato contro Enrico Varriale per stalking ai danni dell’ex compagna. Cosa dirà in aula?

"Purtroppo non posso rilasciare interviste perché il protocollo Rai lo proibisce, se non dietro autorizzazione. Le posso però anticipare cosa dirò in un video che tra un’ora posterò su Instagram (il video in effetti è stato inserito nel pomeriggio, ndr)".

Dunque, cosa dirà?

"Innanzitutto mi ha fatto arrabbiare chi ha detto che non avrei dovuto farlo per rispetto verso i diritti delle donne. Proprio io, che sono sempre stata dalla parte delle donne, ho lottato per le quote rosa nel mondo dello sport. In secondo luogo, con Enrico ho avuto un lungo rapporto di lavoro, ho lavorato con lui trent’anni. Non sto qui a dire se ha ragione, se ha torto, non tocca a me. Se mi faranno delle domande risponderò".

Lei sembra alquanto amareggiata dalla situazione.

"Le dirò sinceramente che essere tutti vicini e amici quando uno è potente e, appena il re è nudo, sparargli addosso, mi fa proprio schifo. Quindi non posso non dire una cosa perché non mi conviene, ma che vergogna. Alla mia età mi indigno ancora per certi atteggiamenti. Io non sono mica un giudice, dirò quello che posso dire su Enrico. Cosa significa ‘non dire niente perché non ti conviene?’. Che schifo!".

Quindi in aula parlerà solo del suo rapporto professionale con Varriale?

"Non posso dire adesso quello che dirò. Mi hanno chiesto se sono disposta a testimoniare e io ho detto di sì. Non so cosa vorranno sapere, non faccio l’avvocato e nemmeno il procuratore".

Glielo chiedo perché lei ha detto: "Ho lavorato per trent’anni con Enrico". Quindi lo conosce bene, ne deduco.

"Certo. Lo conosco bene come conosco bene Jacopo Volpi e altri colleghi con cui ho lavorato per trent’anni. Quindi so chi si comporta bene e chi si comporta male. Bene o male, insomma... i vari comportamenti, almeno nell’ambito del lavoro. Poi non sta a me decidere".

Il video, postato nel pomeriggio, è in realtà molto più sintetico. "Hanno chiesto la mia disponibilità a dare la mia testimonianza e io la do volentieri", dice Paola Ferrari su Instagram.

"Poi a chi mi dice ‘non sei dalla parte delle donne’ rispondo: io sono sempre stata dalla parte delle donne, per le quote rosa, ho lottato per gli asili nido, per le donna emancipata nel mondo dello sport. Quindi non scherziamo. E poi non mi piace chi sta vicino alle persone quando hanno un momento di potere, e poi voltano le spalle quando le persone cadono, il re nudo abbandonato. Quindi mi è stato chiesto di testimoniare, io lo faccio volentieri, poi la giustizia farà il suo corso".