di Luca Bolognini "L’offensiva russa si trasformerà in una guerriglia urbana e gli ucraini saranno avvantaggiati. Per il Cremlino sarà come vivere un incubo, sarà una lentissima agonia". John Spencer, veterano dell’Iraq, è il direttore degli Studi di guerra urbana al Modern War Institute di West Point, la più prestigiosa accademia militare d’America, ed è tra i massimi esperti del mondo dei conflitti che si muovono tra strade, piazze e vicoli. Che cosa succederà nei prossimi giorni? "Kiev è l’obiettivo principale. I russi bombarderanno pesantemente la città, mentre il famoso convoglio lungo 60 chilometri si avvicinerà sempre di più. Taglieranno qualsiasi linea di supporto e poi penetreranno con i carri armati e la fanteria. Cercheranno di prendere subito gli uffici governativi e issare la bandiera russa. Scatterà il combattimento casa per casa e sarà un bagno di sangue". L’Ucraina può resistere? "Se la Russia entra in un contesto di guerra urbana è l’Ucraina a essere avvantaggiata. Chi si difende ha la mano migliore: a Mosca serviranno almeno cinque soldati per ogni uomo che Kiev sarà in grado di schierare. Gli ucraini potranno sfruttare tattiche di guerriglia per colpire i nemici che avanzano lentamente e, nel frattempo, il Cremlino dovrà gestire la pressione interna di cittadini e oligarchi a causa del mancato successo. L’Ucraina vince finché sarà in grado di tenere Kiev". Come si può preparare l’Ucraina? "Kiev deve diventare una fortezza. Gli ucraini non devono fermarsi mai: devono allargare la rete dei tunnel; preparasi a sopravvivere ai bombardamenti e cercare di evacuare più civili che possono. Devono creare posti di blocco, rifugi sotterranei (i migliori per sfuggire ai bombardamenti), o riadattare palazzi in cemento armato. I tunnel sono fondamentali, perché permettono di nascondersi al nemico e muoversi all’interno della città". Perché la Russia sarà svantaggiata? "Le città sono come spugne: assorbono i soldati. Ci vorranno centinaia di migliaia di ...
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