di Giampaolo Pioli
L’entusiasmo e la rabbia potrebbero diventare un cocktail esplosivo nel giorno dell’election day. Donald Trump cerca di nascondere il problema del Covid sotto il tappeto considerandolo superato. Joe Biden, con le sue invadenti doppie mascherine vuole invece presentare il virus come l’arma letale per cacciare Trump dalla Casa Bianca. La sfida è all’ultimo spot, all’ultimo comizio, all’ultimo insulto. E adesso ci si mette anche Putin a dire che non c’era nulla di illegale nelle attività del figlio di Biden in Ucraina contraddicendo la teoria del presidente Usa.
È una campagna elettorale sporca, difficile e piena di sorprese. Il distacco di Biden si è ridotto a 8 punti su scala nazionale, ma rimane in testa anche in alcuni stati chiave. Trump sta per tentare però la carta Melania che si è ristabilita dal Covid. Tornerà sul podio nelle prossime ore per riagganciare il voto delle donne. Ma da ieri sera il presidente potrebbe avere un argomento in più: la nomina definitiva di Amy Coney Barret come nono giudice della Corte Suprema. Un traguardo importante per Trump e per il leader del Senato Mitch McConnel che assicura così ai repubblicani la totale supremazia dell’Alta Corte con 6 giudici conservatori su 9. Saranno fondamentali per decidere le sorti delle elezioni soprattutto se ci sarà un contenzioso come avvenne nel 2000. Gli statunitensi, nel frattempo mostrando una grande motivazione,sono in fila per il voto anticipato che sta raggiungendo cifre record, soprattutto tra i giovani, che sono arrivate al 500% rispetto ai livelli del 2016.
L’astronauta Kate Rubins ha votato dallo spazio a bordo della stazione ISS. Ma c’è anche il boom delle nuove registrazioni che potrebbero far salire di 30 milioni in più il numero dei votanti. Questo spiazzerebbe ogni campione dei sondaggi. I repubblicani, sia in Florida che in Pennsylvania, hanno fatto molto meglio dei democratici. A Miami la componente ispanico-cubana sostiene Trump, ma è sorto il movimento "Cubanos con Biden" che dice nel suo slogan: "100% anticomunista, 100% antifascista, 100% con Biden". È su queste variabili che Trump, col suo esercito di fan e berretti rossi, punta per sorpassare il rivale. Il presidente appare inarrestabile. Sta battendo la Pennsylvania anche con 3-5 comizi al giorno. Biden con l’artiglieria pesante di Obama non è da meno e allarga la sua mappa anche in Stati solitamente repubblicani. Ma i segnali che disturbano queste ore arrivano dalla strada. I sostenitori di Trump si sono scontrati domenica sera a New York con gruppi di oppositori. Anche Rudy Giuliani è stato imbrattato mentre partecipava in macchina alla carovana "Jews for Trump" per contestare la chiusura delle ’zone rosse’ di Brooklyn devastate dal contagio. E in questo clima di tensione Wall Street è in forte discesa.