Venerdì 26 Aprile 2024

"Troppo tempo online Lo schermo è la realtà"

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di Alessandro Belardetti

Cosa si può dire su questa inchiesta dell’orrore?

"È tutto allucinante – risponde lo psicoterapeuta Luca Pisano –. Siamo di fronte a una situazione diversa rispetto a quelle che abbiamo visto fino a oggi".

Cosa cambia?

"Siamo nell’ambito delle ipotesi e non parlo di casi specifici. Ma c’è carenza di ’fase dello specchio’: i ragazzini hanno avuto pochi contatti con adulti in grado di restituire loro senso critico. Hanno trascorso troppo tempo al computer, sono finiti nella ’fase dello schermo’, dove il vuoto impedisce di sviluppare auto consapevolezza".

Non differenziano più tra reale e digitale.

"Prima i ragazzini coinvolti in queste inchieste non erano consapevoli, ora vedono in diretta l’orrore e la violenza. Sono sadici e voyeur, con un disturbo antisociale di personalità. Se ti iscrivi in quei gruppi e fai quelle ricerche, cerchi una specifica eccitazione, sessuale e psichica. E non c’è senso di colpa. È una storia che colpisce e molto".

Le era mai capitata una vicenda simile?

"No. E non escludo anche che ci sia un atto masturbatorio dietro tutto ciò. Freud chiamava queste situazioni ’perverse’, ora si definiscono ’parafiliache’. Il parafiliaco ritiene di stare benissimo e non chiede aiuto: per cui non emerge mai il suo caso".

Come si scoprono?

"Sono situazioni che vengono fuori solo quando c’è un profilo giudiziario. In percentuale è difficile stimare il sommerso, perché il soggetto non chiede aiuto. Non esistono statistiche su questa psicopatologia".