Treno travolge Tir sui binari e deraglia. Due morti e 20 feriti a Caluso

Il grave incidente sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea. Tre vagoni usciti dai binari. Deceduti il macchinista e un addetto scorta del camion. Una passeggera ferita: "Ho temuto di morire". Indagato il conducente dell'automezzo

Treno deragliato a Caluso (Ansa)

Treno deragliato a Caluso (Ansa)

Torino, 24 maggio 2018 - Due morti e almeno 20 feriti è il bilancio del disastro ferroviario avvenuto a Caluso, nel torinese, sulla linea Chiavasso-Ivrea. L'impatto alle 23:20, di mercoledì, quando il treno regionale 10027 ha travolto un Tir sui binari, all'altezza di un passaggio a livello nella frazione di Arè, fra le stazioni di Rodallo e Caluso. Il locomotore ha centrato in pieno il rimorchio del camion, deragliando e trascinando con se altri due vagoni che si sono ripiegati su se stessi finendo a ridosso di una casa cantoniera. 

Il macchinista, il 61enne Roberto Madau, è morto sul colpo. L'altra vittima è Stefan Aureliana, romeno di 64 anni di Busto Arsizio che conduceva il mezzo di scorta tecnica al Tir investito, un trasporto eccezionale. Critiche le condizioni di tre dei 20 feriti. La più grave è la capotreno: è rimasta incastrata tra le lamiere dei vagoni per un'ora prima che i soccorritori potessero recuperarla. "E' stata operata d'urgenza nella notte per stabilizzare la frattura al bacino. È ancora addormentata, ma si prevede un buon decorso". Ha spiegato il dottor Maurizio Berardino, responsabile del Pronto soccorso dell'ospedale Cto di Torino, dove la donna è ricoverata. Dopo l'incidente all'ospedale sono giunti anche 4 feriti, tra cui l'autista del furgone di scorta,  arrivato già in arresto cardiaco, nonostante i tentativi di rianimarlo durante il trasporto. Meno gravi gli altri: il più giovane, un passeggero di 19 anni, sarà presto dimesso, invece una donna di 43 anni ha riportato una frattura alla gamba e verrà operata in mattinata.

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Tra le cause dell'incidente si ipotizza un difetto al funzionamento delle sbarre del passaggio a livello, o una responsabilità dell'autista del camion: "che possa aver forzato il blocco mentre scendevano le sbarre", ha detto Giuseppe Ferrando, il procuratore capo di Ivrea che coordina le indagini. Nel momento dello schianto a bordo del treno, che è l'ultimo della giornata su quella tratta, c'erano 31 passeggeri. Molti sono rimasti incastrati tra le lamiere. 

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La Rete ferroviaria italiana fa sapere che nel deragliamento un palo della luce è stato abbattuto e i cavi dell'alta tensione sono stati tranciati. "Il treno regionale 10027 era composto da 5 vetture e un locomotore e in seguito all'urto sono deragliate le tre vetture di testa".

LA RICOSTRUZIONE - L'incidente è avvenuto a un passaggio a livello all'altezza della frazione Are. Secondo le ricostruzioni, il Tir avrebbe attraversato il passaggio a livello contromano nonostante il semaforo stesse già lampeggiando per l'arrivo dell'ultimo treno della giornata da Torino. Il macchinista ha azionato il freno d'emergenza ma l'urto con il rimorchio del mezzo è stato inevitabile. Due dei tre vagoni che componevano il treno e la motrice sono deragliati, hanno abbattuto un palo della luce prima e sono finiti nel cortile di una casa cantoniera. 

Invece stando a un componente della scorta tecnica, il Tir aveva già iniziato l'attraversamento del passaggio a livello quando la luce è diventata rossa. A quel punto la scorta ha urlato via radio all'autista di tornare indietro perché non sarebbe riuscito a far passare tutto il cassone, ma mentre il mezzo era in retromarcia si subito abbassata la sbarra ed è rimasto incastrato in mezzo al passaggio a livello, con il rimorchio ancora sui binari. Dopo cinque minuti è sopraggiunto il treno. Secondo l'autista dell'altro Tir, pure lui lituano, sarebbero trascorsi pochi secondi da quando ha lampeggiato la luce rossa dall'abbassamento della sbarra. Il convoglio speciale era quasi arrivato, dopo mille chilometri perscorsi, al capannone di un'azienda di Foglizzo.

"COLPA DEL TIR" - La ricostruzione dei tecnici di Rfi punta il dito contro il conducente del Tir, che avrebbe sfondato le barriere di un passaggio a livello regolarmente funzionante, bloccandosi sulla sede ferroviaria fra le stazioni di Rodallo e Caluso. 

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LA TESTIMONIANZA - "Mi sono sentita spingere da dietro, sono caduta. Ho avuto paura di morire, è stato terribile", ha raccontato una passeggera. La ragazza, che si stava recando a Ivrea per poi raggiungere Aosta, si è rotta una gamba. 

APERTA INCHIESTA - La procura di Ivrea ha aperto un'inchiesta sull'incidente, ipotizzando il reato di disastro ferroviario (art. 430 del Codice penale). I magistrati vogliono accertare le cause che hanno portato allo scontro tra il treno e un Tir fermo sui binari. Il reato previsto dall'articolo 430 del Codice penale prevede che "chiunque cagioni un disastro ferroviario è punito con la reclusione da 5 a 15 anni.

AUTISTA INDAGATO - Darius Zujis, l'autista lituano di 39 anniche guidava l'automezzo investito dal treno è indagato per disastro ferroviario. L'uomo sarebbe comunque risultato negativo all'alcoltest. 

LINEA INTERROTTA, BUS PER PENDOLARI - L'incidente di ieri sera ha interrotto la Chivasso-Ivrea. La linea ferroviaria è infatti ancora chiusa per consentire la rimozione delle carrozze incidentate e interventi di riparazione. A tal proposito, per garantire gli spostamenti ai pendolari che normalmente viaggiano su quella tratta, Trenitalia ha messo a disposizione autobus sostitutivi. 

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