Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto nelle Marche, magnitudo 4.6 nel Maceratese. Trema anche L'Aquila

L'epicentro è stato registrato a 2 km da Muccia, in provincia di Macerata. Non si segnalano feriti, ma danni a strutture già colpite in passato. Scossa avvertita anche in Umbria, Toscana e parte del Lazio. L'Aquila: magnitudo 3.3, torna la paura

I danni causati dalla scossa di terremoto alla chiesa di Santa Maria di Varano (Ansa)

I danni causati dalla scossa di terremoto alla chiesa di Santa Maria di Varano (Ansa)

Roma, 10 aprile 2018 - Una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 (ricalcolata da Ingv in magnitudo 4.6) ha colpito il Maceratese questa mattina alle 5,11. L'epicentro è stato registrato a 2 km da Muccia, in provincia di Macerata, ipocentro a 9 km di profondità secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Oltre che nelle Marche, la scossa è stata chiaramente avvertita anche in Umbria e parte del Lazio e della Toscana. Al momento non si hanno notizie di eventuali danni a persone o cose: molta la paura ma non sono segnalati feriti. Riattivata da Trenitalia, dopo una sospensione per controllila circolazione dei convogli sulla linea Civitanova-Macerata. Per l'altra tratta, tra Macerata e Albacina, RFI prevede invece la riattivazione verso le 9,30.

Danni invece alle strutture già colpite dal terremoto in passato. Il sisma è stato seguito da almeno una ventina di scosse d'assestamento. Il sindaco di Pieve Torina (Macerata), Alessandro Gentilucci: "Oggi chiudiamo le scuole. Abbiamo dei danni e stiamo verificando anche le Sae (soluzioni abitative in emergenza, ndr)". Quattro famiglie sono state evacuate per crepe e cedimenti che mettono a rischio di stabilità le abitazioni finora agibili a Pieve Torina (Macerata). Lo riferisce il sindaco Gentilucci.

A Muccia la scossa di "ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del '600 Santa Maria di Varano" riferisce il sindaco Mario Barone: "La scossa ha provocato il crollo del piccolo campanile della chiesa del '600. Non ci sono stati feriti. La paura è tanta e i danni si sono verificati su strutture già lesionate. Ora faremo le verifiche". In corso accertamenti per individuare eventuali danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti.

Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, ha già convocato una riunione questa mattina con i sindaci dei comuni del Maceratese interessati dalla forte scossa sismica. Il vertice si terrà a Pieve Torina, zona già duramente colpita dal terremoto dell'ottobre 2016 e che continua ad essere al centro dell'attività sismica secondo le strumentazioni Ingv. Borrelli vuole una verifica diretta della situazione, e dare il segnale di immediata presenza del Dipartimento della Protezione civile sul territorio.

A MUCCIA UN BOATO - Il terremoto di questa mattina a Muccia è iniziato con un boato seguito da una sequenza sussultoria durata alcuni secondi che ha terrorizzato gli abitanti del comune e di tutto il comprensorio montano. In tanti sono scappati in strada. L'Amministrazione comunale ha scelto di riaprire i dormitori, mentre sono in corso controlli e verifiche sugli edifici. Nei dintorni di Muccia, da Pieve Torina a Serravalle, la sequenza sismica in azione da settimane sta crescendo con magnitudo sempre più forti che si stanno pericolosamente avvicinando al 5 grado Richter.

INGV - Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni ha riferito che la scossa di oggi nel Maceratese è ancora legata alla sequenza del 24 agosto 2016. Il sisma ha avuto varie repliche, e almeno tre di magnitudo fra 3 e 4, Dogioni: "Rientrano nel margine settentrionale della sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016". Ed è probabilmente destinata proseguire: "È normale che una sequenza che ha mobilitato un volume così grande duri a lungo". 

L'AQUILA - Ha tremato anche L'Aquila dove è stata chiaramente avvertita una scossa di magnitudo 3,3 della scala Richter, alle 6,49 di stamani. L'epicentro è stato individuato nel piccolo comune di Ocre, di 1000 abitanti circa, alle porte della periferia est del capoluogo. Tante le telefonate al centralino dei vigili del fuoco di persone preoccupate. Non sono segnalati al momento danni a cose o a persone. Il 30 marzo scorso un'altra scossa di magnitudo 3.9 aveva interessato l'area. Naturalmente in tutti torna la paure del sisma del 2006 (magnitudo 6.3) che causò la morte di 309 persone e il ferimento di migliaia di cittadini.

La testimonianza del sindaco, Fausto Fracassi: "Un boato significativo, un rumore forte più che l'oscillazione". E' stata la sveglia alle 6,49 a Ocre, comune dell'Aquilano. "Al momento non è pervenuta nessuna segnalazione, e neanche telefonate al Comune. Il rumore è stato forte e abbiamo capito che l'epicentro era da noi. Abbiamo attivato tutte le procedure ma per ora non sono segnalati danni a persone o cose. Parte della popolazione vive nei moduli abitativi e parte nelle case ricostruite. La scuola, tutta nuova e in legno, è aperta e sicura. Continueremo con le verifiche". L'Aquila dista 10km, la scossa è stata avvertita in città.