Mercoledì 24 Aprile 2024

Stuprata dal baby branco a 16 anni. "C'è il video, zitta o vai sul web"

Salerno, bloccata e trascinata in garage. Presi cinque coetanei

Corteo contro la violenza sulle donne (Archivio)

Corteo contro la violenza sulle donne (Archivio)

Salerno, 28 giugno 2016 - L’hanno accerchiata, sequestrata e portata in un garage. Qui l’hanno violentata a turno: un calvario durato oltre un’ora. Il paesino di San Valentino Torio, 10mila abitanti alle porte di Salerno, è sotto choc. Uno stupro di gruppo catapulta il piccolo centro dell’area sarnese – che, da ottanta anni, ironia della sorte, conserva alcune reliquie del patrono degli innamorati –, su una ribalta poco edificante. Un branco in azione, composto da adolescenti dai 15 ai 17 anni, che puntano come preda una ragazzina come loro, una 16enne della vicina Sarno che ha solo il torto di passeggiare la domenica sera per la strada principale.

Il racconto che la 16enne fa ai carabinieri è raccapricciante perché segnala un’insospettabile ferocia in ragazzini di quell’età, determinati in una violenza di gruppo che non ha giustificazione. Tutto inizia alle 20 quando la ragazzina viene avvistata da un gruppetto di cinque adolescenti in piazza Santa Croce. Uno di loro l’abborda e le rivolge apprezzamenti, qualcuno anche pesante. La replica è immediata e piccata, ma la cosa sembra finire lì, con lei che accelera il passo e si allontana, portandosi a distanza di sicurezza. Non è così. Il branco si mette a caccia della preda e la insegue per le stradine. Vogliono dare una lezione a quella ragazzina che ha rifiutato le avance del loro amico, castigare quella coetanea che nessuno di loro conosce.

Dopo qualche minuto la incrociano in via XX Settembre e la bloccano. La ragazzina inveisce, chiama aiuto, ma nessuno la sente. Gli aguzzini la trascinano di peso lungo una stradina fino al garage che appartiene a uno di loro. Qui a turno la violentano e uno coglie anche lo scalpo di un video con il telefonino: «Se parli, lo mettiamo in Rete». Una minaccia che si dimostrerà inutile, ma che segnala la crudeltà dei cinque baby stupratori. La sedicenne torna a casa affranta e sotto choc. Racconta ai genitori la sua terribile esperienza, poi va dai carabinieri della stazione di Sarno per la denuncia. Subito dopo si fa accompagnare all’ospedale Martiri di Villa Malta dove i medici rilevano i segni della violenza subita. In poche ore i militari del Reparto territoriale di Nocera Inferiore identificano i cinque, tutti residenti a San Valentino Torio, e li arrestano con l’accusa di violenza sessuale in concorso. Massimo riserbo sull’identità di vittima e aggressori, l’unica cosa che trapela è che il branco è composto da persone «normali, rampolli di famiglie di lavoratori senza precedenti penali. I ragazzi sono stati portati al centro di prima accoglienza.

Sconcerto e incredulità manifesta il sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese. «Non conosco – ammette – questi ragazzini. Gli stessi carabinieri sono molto restii a rilasciare informazioni. Mi sembra assurdo un gesto del genere, a opera di cinque minorenni. Sono senza parole».