Sabato 27 Aprile 2024

Studenti fuorisede "Viaggi costosi ed esami Votare è un’odissea"

Una ragazza pugliese universitaria a Bologna: elezioni molto sentite dai millenials

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Cinque milioni di persone rischiano di non votare alle politiche del 25 settembre, seppure contro la loro volontà. E la polemica già si infiamma sui social, mentre diverse associazioni studentesche si attivano per ovviare al problema. Italia, Malta e Cipro sono gli unici Paesi in Europa a non permettere il voto fuorisede (la legge a riguardo, che doveva essere discussa alla Camera, è stata rimandata proprio a causa delle elezioni anticipate), mentre altrove si propongono soluzioni quali voto per posta, anticipato, in un seggio speciale o infine per delega. Un tema molto caldo già da tempo all’Università di Bologna, dove l’associazione studentesca Link si è mobilitata per sensibilizzare e trovare soluzioni.

L’appuntamento elettorale, peraltro, è molto sentito dai ventenni, la cosiddetta Generazione Z. È così?

"Sì, c’è molto interesse – spiega Valentina Novia (foto), coordinatrice di Link Bologna e membro del Consiglio degli studenti Unibo, fuorisede dalla Puglia –. Abbiamo vissuto con impotenza il fatto di non poterci esprimere con il voto negli ultimi anni".

Cosa blocca i fuorisede dall’andare a votare?

"I costi dei trasporti, ma anche la presenza di lezioni ed esami nel periodo del voto. Stiamo facendo girare sui social un questionario per mappare le necessità dei fuorisede ed è emerso che il problema dei costi di spostamento riguarda anche tanti giovani lavoratori".

Federica Orlandi