Mercoledì 24 Aprile 2024

Affitti, pubblicità e pedaggio sui Tir. E la Fi-Pi-Li potrà cambiare volto

Il piano della Regione: entro l’anno nascerà la società per azioni Toscana Strade per gestire l’arteria. Tra gli interventi previsti anche la creazione di corsie di soccorso e della terza corsia dove è possibile

I lavori per rimuovere la frana a Lastra a Signa (foto Germogli)

I lavori per rimuovere la frana a Lastra a Signa (foto Germogli)

Firenze, 11 gennaio 2021 - Una Spa per le strade toscane che abbia come primo obiettivo quello di rimettere in sesto la Fi-Pi-Li, la strada di grande comunicazione che, come poche altre, crea problema al traffico regionale. Far nascere la Spa non è un risultato lontano nel tempo, anzi. Sul punto il governatore Eugenio Giani, che ha lanciato il piano in un’intervista su La Nazione, ha idee e road map chiarissime.

Già la prossima settimana ha fissato un incontro con l’ufficio legale della Regione per mettere in fila tutte le azioni necessarie. Entro il 2021 la Toscana strade spa sarà una realtà. Anche perché i tempi sono importanti: fra dieci mesi scadrà il contratto global service per la manutenzione stipulato con Avr e serve avere le idee chiare per creare un avvicendamento fluido.

Partiamo dai dati certi: la Fi-Pi-Li è di proprietà della Regione e alla Città metropolitana di Firenze, alla provincia di Pisa e a quella di Livorno spetta l’onere della manutenzione che loro hanno affidato con un contratto di global service ad Avr. Il sindaco di Firenze e presidente della città metropolitana Dario Nardella sostiene che attualmente la manutenzione della strada di grande comunicazione costa qualcosa come 11 milioni di euro l’anno, 9 dei quali arriverebbero dai proventi degli autovelox e il restante dai canoni di concessione di suolo pubblico delle stazioni di servizio. Soldi che sarebbero del tutto insufficienti per assicurare la necessaria manutenzione all’arteria stradale transitata da oltre 50mila mezzi ogni anno con molti mezzi pesanti, quelli che hanno il divieto di transito sul percorso ‘gemello dell’autostrada A11. Fra l’altro gli incassi da pedaggio sull’autostrada sommano in un anno fra i 100 e i 110 milioni di euro.

Va detto che – a parte qualche differente valutazione sugli inteventi effettuati e sui costi sostenuti negli anni dai vari soggetti, sia la Città metropolitana che le altre province interessate sarebbero d’accordo su un intervento diretto e massiccio della Regione per risolvere una volta per tutte i problemi della Fi-Pi-Li che non sono ormai di sola manutenzione. Una semplificazione sulle competenze attesa in realtà da molti anni. Anche perché servono interventi strutturali che prevedano non solo rifacimenti completi, ma anche l’introduzione della corsia di soccorso e, dove possibile, anche della terza corsia per aumentare la sicurezza oggi messa a dura prova dalla carreggiata stretta, spesso disconnessa e dai frequenti restringimenti per parziali riparazioni che finiscono per durare molti mesi. Come – per citare solo uno degli ultimi interventi – i sei mesi che sono serviti per il rifacimento del tratto fra la Ginestra e Montelupo che la Regione ha realizzato lo scorso anno.

Sì, ma i soldi per dar vita alla Toscana strade spa? Giani ha le idee chiare. «Per poter intervenire in modo consistente – spiega – servono almeno 16 milioni di euro l’anno». Che potrebbero arrivare dagli incassi accentrati sulla Regione degli autovelox, dalla revisione dei canoni di occupazione del suolo pubblico, e da un piano adeguato di pubblicità stradale sostenuto da un buon marketing. Ma Giani pensa anche ad altro: introdurre per i mezzi pesanti, i principali responsabili dell’usura della strada, un bollino. «Come succede – spiega – sulle strade austriache o svizzere». Fatti due conti al previsione di incassi potrebbe arrivare a circa 20 milioni di euro l’anno. Più che sufficienti per mettere mano in modo radicale a una arteria stradale nata male (perché sottostimata) fin dalla sua progettazione alla fine degli anni ’60.