Venerdì 26 Aprile 2024

Sex symbol (e fidanzato in casa da anni) Ma il Måneskin è stato zitto e buono

Il cantante del gruppo, dopo tante voci sul suo orientamento sessuale, svela la relazione con un’influencer

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di Chiara Di Clemente

Zitti e buoni, lo sono stati per quattro anni. Fuori di testa? Macché: anzi, hanno esercitato sulla propria privacy un controllo degno della migliore polizia politica leninista. E questo, nell’epoca in cui con la dittatura dei social media sembra che discrezione e intimità siano andati estinti peggio del dodo nel ’600, o della capacità di coniugare a modo i congiuntivi nel 2000. Poi domenica, la rivelazione: Damiano David dei Måneskin, ovvero il sex symbol più sex e più symbol del pop-rock italiano, è fidanzato da quattro anni con Giorgia Soleri. Giorgia Soleri chi?

Intanto lui: 22 anni, il leader della band romana che ha vinto l’ultimo Sanremo con il brano Zitti e buoni, gareggiando al talent X Factor soltanto diciottenne diventa l’oggetto del desiderio sessual-universale tv. È il 2017: sbarellano per lui donne d’ogni grado, d’ogni forma, d’ogni età, come elenca Leporello nel catalogo di Don Giovanni. L’allora 56enne Alba Parietti si entusiasma: "Damiano dei Måneskin? È sexy, pazzesco, mi fa impazzire". Sguardo assassino sottolineato dal kajal, è un Bowie de’ noantri che tocca l’apice della performance quando si presenta al talent show intonando la cover di Kiss This dei The Struts attaccato al palo della pole dance, torso nudo, croci di nastro adesivo sui capezzoli, mutande di pelle nera e sublimi stivaloni a mezza coscia con un vertiginosissimo tacco a spillo. Pure così conciato, mantiene intatto il suo fascino macho. E il miracolo da sexy mattatore si ripete a Sanremo 2021, con lui truccatissimo, body trasparente e pantalone calato sull’anca, o fasciato nella tutina glitterata.

È gay? Si chiede lo sventurato che non sa che la vera risposta è la parola magica "fluido". Ovvero un po’ di qua e un po’ di la, come insegna l’attuale Zeitgeist adolescenziale. E agli sventurati (un’intervista delle Iene dopo Sanremo) che glielo chiedono apertamente lui non svela nulla, dice di vivere da solo e di aver ricevuto anche delle avances da parte di ragazzi e che: "Non mi dà fastidio se qualcuno pensa che sono gay". Racconta poi di una storia avuta con una donna più grande: "Io avevo 18 anni, lei 34".

Finché, domenica, ecco che esplode la ”storia” sull’Instagram di Damiano: foto di lui con una ragazza seduta sulle sue ginocchia, una scritta ("Dopo quattro anni si può dire?") e un tag @giorgiasoleri. Chi? Da un mese le fan sussurravano quel nome. Bellissima 25enne modella e – ovvio – influencer, Giorgia dalle forme mozzafiato, dai tanti tatuaggi e dallo sguardo da gatta, si autodescrive per i 135mila follower: "Poso, amo, mostro il cu**o su Instagram e mangio l’amatriciana. Nel mentre scrivo poesie e faccio la femminista guastafeste".

Sempre dal profilo social si scopre che per un po’ è stata bionda ma adesso è mora; recentemente ha esternato in favore del Ddl Zan – cosa che evidentemente va di moda fra gli influencer di oggi come negli anni ’80 andavano di moda fra le ragazzine i camperos, e meno male perché è una buona causa ma soprattutto perché alla lunga provoca meno danni ai talloni –, e da tempo combatte contro una malattia, la vulvodinia, dolore pelvico cronico. "La chiamano ’malattia invisibile’ – spiega in un selfie in lacrime dell’ottobre scorso –. Mi sono sentita dire che sono ansiosa, frigida, bugiarda... La parte peggiore è l’estrema solitudine in cui vieni buttata, incompresa da chi dovrebbe trovare una diagnosi". Insomma, Giorgia è una sorta di testimonial per sensibilizzare sull’esistenza (e la ferocia) della malattia tutti coloro che non hanno visto la puntata di Sex and the City in cui la vulvodinia veniva diagnosticata a Charlotte.

Perché la coppia si è disvelata solo adesso? Per un vecchio detto, un anno di matrimonio a Hollywood è paragonabile a un anno di vita di un cane: vale sette, gioie e dolori della celebrità. Oggi come ai tempi di Valentino, sempre divismo è: "Io sono soltanto la tela su cui chi mi ammira dipinge i suoi sogni", diceva Rudy. Per infrangerli, ci sarà certo un buon motivo.