Mercoledì 24 Aprile 2024

Scuse dopo 150 anni L’Olanda: "Lo schiavismo è stato un crimine"

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Ci sono voluti 150 anni, ma alla fine l’Olanda ha fatto mea culpa per il passato "schiavista". In un atteso discorso pronunciato ieri all’Aia il premier Mark Rutte (foto) ha chiesto ufficialmente scusa a nome del suo governo per il ruolo storico che ha avuto il Paese nella tratta degli schiavi in 7 ex colonie, definendola "un crimine contro l’umanità". "Oggi mi scuso a nome del governo olandese per le azioni dello Stato nel passato: a titolo postumo, chiedo scusa a tutti gli schiavi del mondo che hanno sofferto per questo atto. Alle loro figlie e ai loro figli e a tutti i loro discendenti", ha detto Rutte, ammettendo che per 250 anni l’Olanda "ha permesso, incoraggiato e tratto profitto dalla schiavitù". Il Paese è responsabile della tratta di circa 600.000 africani, principalmente verso il Sud America e i Caraibi. Le scuse, tuttavia, sono state criticate dai gruppi di discendenti e da alcuni dei Paesi coinvolti che le hanno giudicate "affrettate", sostenendo che la mancanza di consultazione con il governo dei Paesi Bassi dimostra il persistere di atteggiamenti coloniali.