Lunedì 14 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

Cinisello, all'Istituto tecnico Cartesio pioggia dai tetti e aule inagibili: "La nostra scuola fa acqua"

Solo una settimana fa caldaia fuori uso, ora crollano i pannelli di Andrea Guerra

Gli uffici della segreteria sono stati invasi dall’acqua e devastati dai calcinacci caduti a causa delle infiltrazioni

Cinisello Balsamo (Milano), 2 dicembre 2014 - Poco più di una settimana fa gli studenti avevano manifestato perché le aule erano fredde: colpa di un guasto alla caldaia e così nelle aule del Cartesio, l’istituto tecnico che trova casa all’interno del polo scolastico provinciale del Parco Nord, a Cinisello Balsamo, si poteva entrare solo con la sciarpa e il cappotto. Ieri mattina, all’arrivo del personale scolastico addetto all’apertura dei locali, il triste spettacolo: crollati in più punti i pannelli del controsoffitto, aule allagate, corridoi impraticabili.

Colpa della pioggia che è caduta, anche senza precipitazioni record come quelle che hanno causato l’esondazione del Lambro e del Seveso a metà novembre, nel corso del fine settimana: e che si è aggiunta a quella che già stagnava sui tetti delle scuole del Parco Nord per poi farsi largo e infiltrarsi nei muri e nei soffitti: «La scuola cade a pezzi», hanno detto gli studenti ieri mattina. Le lezioni sono state comunque garantite: gli studenti che avrebbero dovuto studiare nelle aule danneggiate, sono stati spostati nei laboratori. Ma la situazione non è certo delle migliori, con danni strutturali creati dalle infiltrazioni e diversi locali inagibili. D’altronde qualcuno lo aveva preannunciato.

La dirigente scolastica del Cartesio, la professoressa Marina Rossi, aveva già descritto la triste e pesante situazione in occasione del guasto all’impianto di riscaldamento: «Questo è l’ultimo dei problemi - aveva detto la preside quando le aule rimasero fredde -. La pioggia dei giorni scorsi ha allagato mezza scuola: la presidenza è chiusa, inagibile, così come la bidelleria. L’aula magna è sott’acqua e anche l’aula dove c’è una lim, la lavagna elettronica. I tetti dell’istituto sono piatti e ci sono continue infiltrazioni. Abbiamo dovuto chiudere alcune parti della scuola creando notevoli disagi a tutti, agli studenti come a chi lavora».

Premonizione che si è avverata, in un certo senso: «La Provincia è già stata avvisata anche di questo, ma come sempre la risposta è che mancano i fondi», aveva detto sempre qualche giorno fa la professore Rossi. Nelle ultime ore però qualcosa potrebbe essere cambiato, anche a seguito dei danni del weekend: a scuola sono stati avvistati gli operai di una ditta che avrebbero fatto rilievi nei locali più danneggiati. Secondo le prime informazioni infatti la Provincia avrebbe sbloccato alcuni fondi per intervenire e sistemare la struttura.