Venerdì 26 Aprile 2024

Sangue in famiglia Uccide a coltellate la figlia di 13 anni Madre tenta il suicidio

Oristano, colpisce alle spalle la ragazzina poi si getta dalla finestra. La scoperta fatta dal padre. La donna è ricoverata in ospedale: è grave

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di Marco Principini

Dramma in Sardegna. Una donna di 52 anni uccide la figlia 13enne a coltellate e poi tenta il suicidio. Accade a Silì, ex municipio autonomo, ora frazione di 3mila abitanti a 4 chilometri da Oristano. La donna, Monica Vinci, colpisce la figlia Chiara Carta con una serie di fendenti che non le lasciano scampo. L’omicidio avviene in bagno, durante il primo pomeriggio, nell’appartamento di famiglia di via Martiri del Risorgimento. Subito dopo, la madre, sconvolta, si getta dalla finestra del primo piano. Sono le 14.30 quando un passante nota quel corpo a terra. Il 118, subito allertato, elitrasporta la paziente al Santissima Annunziata di Sassari. I sanitari la descrivono in condizioni gravi ma non in pericolo di vita.

Nessuna spiegazione per un atto così crudele. A fare l’orribile scoperta è Pietro Carta, agente della polizia locale di Oristano, ex marito della Vinci e padre della 13enne. Sale in casa, chiamato dai vicini, e in bagno trova Chiara riversa in una pozza di sangue, ormai senza vita. Paralizzato dal dolore, riesce a malapena a chiedere aiuto. Sul luogo della tragedia, dopo il 118, arrivano il magistrato di turno Valerio Bagattini, il medico legale Roberto Demontis e gli specialisti della Scientifica. Le indagini, affidate alla Squadra mobile di Oristano diretta da Samuele Cabizzosu, puntano a ricostruire la sequenza dei fatti. Come si è arrivati all’esecuzione di Chiara – colpita alle spalle – e soprattutto perché. Potrà forse spiegarlo la madre se ricorderà i momenti della tragedia.

La donna, originaria di Nureci (un altro piccolo paese in provincia di Oristano), si era separata da qualche anno dal marito. Era disoccupata e viveva da sola con Chiara, unica figlia avuta dal matrimonio. Stando alle prime testimonianze, non stava passando un periodo facile e di recente avrebbe avuto qualche problema di salute: la primaria pista investigativa ipotizza che, forse dopo un’accesa discussione, la madre abbia aggredito Chiara prendendola di sorpresa. La ragazza infatti è stata trovata con diverse ferite sulla schiena tutte da arma da taglio.

A Silì, dove molti conoscevano Chiara e la madre, sconforto e dolore stanno su tutte le facce. Dopo la tragedia vicini e conoscenti – ancora increduli – provano ad avvicinarsi alla palazzina dove madre e figlia vivevano da sole. La strada resta a lungo transennata dalle forze dell’ordine impegnate nei rilievi. Poi, a tarda sera, la salma viene trasportata all’ospedale San Martino di Oristano per l’autopsia.

A nome dell’intera comunità oristanese, il sindaco Massimiliano Sanna esprime "il cordoglio e le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della giovane vittima". "Siamo tutti molto colpiti, proviamo profonda tristezza. In questo momento difficile – continua il primo cittadino – ci sentiamo particolarmente vicini al padre della vittima del quale apprezziamo le doti nel corpo di polizia municipale". E in segno di lutto per questo "evento terribile", il sindaco annulla con effetto immediato tutte le manifestazioni collaterali alla Sartiglia, la celebre giostra equestre oristanese – importata dalla Spagna nel 1250 – in programma da oggi a martedì grasso. "Un doveroso segno di rispetto verso la giovane vittima". Seguiranno "altre iniziative" coinvolgendo "l’intera comunità", è la promessa del primo cittadino.