Mercoledì 24 Aprile 2024

San Valentino, storia. Perché si festeggia l'amore

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Festa di San Valentino, immagine di repertorio (Alive)

Festa di San Valentino, immagine di repertorio (Alive)

Roma, 14 febbraio 2018 - San Valentino, festa degli innamorati. Le coppie di tutto il mondo si cambiano oggi baci, fiori, regali e dolci frasi d'amore. Ma quanti conoscono davvero la storia che c'è dietro la ricorrenza più romantica dell'anno? Storia che nasce proprio in Italia, precisamente a Terni, luogo originario del Santo e martire della Chiesa, ricordato nel calendario liturgico il 14 febbraio, data della sua morte.

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CHI ERA  - San Valentino fu un vescovo romano vissuto a cavallo tra il II e il III (morì a 97 anni nel 273). Patrono di Terni, dove nacque, nel 176, è diventato protettore degli innamorati perché la leggenda narra che fu il primo religioso a celebrare l'unione tra un legionario pagano e una giovane cristiana. E' inoltre considerato protettore degli epilettici. Nato da una famiglia patrizia, Valentino fu convertito al Cristianesimo nel 197 e a soli 21 anni divenne vescovo della città umbra. Fu arrestato una prima volta, mentre predicava il Vangelo per le strade di Roma. L'imperatore Claudio II lo invitò ad abiurare la sua fede, ma Valentino da Interamna rifiutò, cercando anzi di convertire il sovrano stesso. Che decise di graziarlo, affidandolo a una famiglia patrizia. Ma l'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani e il vescovo, che continuava a professare la sua religione e venne arrestato una seconda volta, quando era imperatore Aureliano, succeduto a Claudio II. I soldati romani, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa - Valentino era nel frattempo cresciuto in popolarità - lo portarono fuori città per flagellarlo. Morì decapitato nel 273, martire della Chiesa.

Da qui l'agiografia e la leggenda si confondono, e nasce una spiegazione al San Valentino patrono degli Innamorati. Secondo alcune fonti, il vero motivo per cui fu giustiziato era l'aver celebrato un matrimonio tra Serapia, cristiana, e Sabino, centurione romano di fede pagana. La cerimonia, si dice, avvennee in fretta, perché la giovane era malata. Il fidanzato chiese a San Valentino di benedire le nozze e proprio in quel momento i due morirono insieme: lasciarono il mondo terreno, ma il loro amore fu suggellato nell'eternità.

STORIA - L'origine della storia di San Valentino, intesa come moderna celebrazione dell'amore romantico e festeggiata in tutto il mondo, è però controversa. E' probabile derivi dai riti pagani dei Lupercalia, dedicati al dio della fertilità Luperco, che nell'antica Roma si celebravano a febbraio. In particolare il 15 di questo mese ci si lasciava andare a festeggiamenti sfrenati, apertamente in contrasto con l'idea dell'amore e la morale cristiana. Addirittura le matrone romane si offrivano, spontaneamente e per strada, a ricevere le frustate di un gruppo di giovani spogli, devoti al selvatico Fauno Luperco. Non si tiravano indietro persino le donne incinta, convinte che il rituale fosse benefico per la nascita dei figli. Fu Papa Gelasio I, nel 496, a rifondare la festa sulla base della concezione cristiana di unione, spostandola al giorno precedente, il 14 febbraio: proprio la data in cui si celebrava San Valentino il patrono degli innamorati.