Venerdì 26 Aprile 2024

Ladro fugge, agente lo ferisce. Rom risarcito con 60mila euro

Indennizzo dal Viminale. La rabbia di Salvini: è pazzesco

Polizia

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Torino, 25 giugno 2018 - Il giudice gli aveva riconosciuto il diritto al risarcimento due anni fa, quando in tribunale era arrivata la condanna al poliziotto che gli aveva sparato, colpendolo alla schiena, mentre scappava da un posto di blocco a bordo di un’auto rubata. Nelle scorse settimane, al nomade protagonista della vicenda è arrivato il bonifico da 60mila euro che gli spettava in virtù della sentenza. Mittente: il ministero dell’Interno. Un fatto che ha mandato su tutte le furie il ministro dell’Interno Matteo Salvini, negli stessi giorni in cui il leader della Lega chiede un censimento dei rom presenti in Italia.

È un epilogo che farà discutere, per una vicenda iniziata quasi cinque anni fa, il 15 dicembre 2013. Quel giorno l’uomo, a bordo di una Fiat Uno rubata, incontrò un posto di blocco della polizia. Invece che fermarsi tentò la fuga: un agente sparò e uno dei colpi, rimbalzando su una gomma dell’auto, colpì il ladro alla schiena provocandogli delle gravi lesioni alla schiena e dei problemi fisici permanenti. Negli anni successivi il processo, che ora attende solo l’ultimo grado di giudizio, ha portato alla condanna a nove mesi di carcere per l’agente. Un verdetto di pochi mesi più mite di quello che ha riguardato il nomade per il furto. Ma il giudice, nel 2016, aveva riconosciuto all’uomo anche il diritto a una provvisionale di 60mila euro per i danni subiti: al processo il nomade raccontò che le lesioni gli avevano lasciato un piede sinistro paralizzato e problemi alla vescica, costringendolo a utilizzare le stampelle e due tutori. Quei soldi li ha dovuti pagare, nelle settimane scorse, il ministero dell’Interno.

Il bonifico non è andato giù a Matteo Salvini, che si è sfogato su Facebook definendo "pazzesco" il caso di Torino. E promettendo che il pagamento della provvisionale non rappresenterà l’epilogo della storia: «Andrò fino in fondo a questa vicenda del passato, incredibile che la ‘giustizia’ punisca il poliziotto e lo Stato e risarcisca il Rom ladro», scrive sui social il ministro dell’Interno. Che, solo pochi giorni fa, aveva annunciato un censimento dei rom in Italia «per vedere chi, come e quanti» sono, scatenando polemiche durate giorni.

La vicenda, però, ha avuto un epilogo beffardo anche per l’avvocato che ha difeso il nomade, Domenico Peila: è stato lui a seguirlo nei cinque anni di battaglia giudiziaria, ma rischia di non vedere un euro. Lo stesso avvocato ha dichiarato: "È emerso, da un controllo recente dell’Agenzia delle entrate, che il mio assistito ha evaso ottomila euro per multe non pagate. E quindi è stato deciso che quel debito verrà sottratto dall’ammontare delle spese legali di cui il giudice ordinò il risarcimento".