Mercoledì 24 Aprile 2024

Risposte subito, impensabile un mese di stop

"La più grave crisi economica e sociale degli ultimi settanta anni". Le parole del premier Conte segnalano o confermano una consapevolezza che, però, non può che rivelarsi densa di domande sofferte e di responsabilità ineludibili e fino a oggi non sempre adeguatamente soddisfatte dalla politica. Il Paese è allo stremo e non può sopportare atti e comportamenti dei rappresentanti del popolo non coerenti con l’esigenza di fronteggiare con maggiore appropriatezza una condizione di gravissimo disagio materiale e psicologico. Dunque, se le fabbriche e gli uffici saranno aperti ad agosto, come da più parti imprenditori e sindacalisti sollecitano a fare, anche il Parlamento sia attivo e operoso.

Intendiamoci, l’appello che rivolgiamo ai parlamentari non è simbolico, ma ha anche una connotazione simbolica. Per mesi abbiamo vissuto in una sorta di limbo della democrazia, necessitato e determinato sicuramente dall’emergenza sanitaria e dalle sue regole doverose, ma pur sempre fonte di inquietudine per i modi e le forme attraverso i quali il potere pubblico ha governato: i dpcm, con la sospensione di fatto del Parlamento, resteranno nella storia come una delle metafore del tempo sospeso del Coronavirus.

Ora che l’Italia è tornata aperta, la democrazia rappresentativa deve ri-espandersi e riprendersi tutto il suo spazio: dunque Camere attive ad agosto anche come una fertile allegoria di una ritrovata normalità di tutte le istituzioni civili. Ma a volte, come in questa curva della storia, i simboli della Repubblica incrociano le urgenze dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. È ampio, complesso, arduo, senza precedenti il lavoro che governo, Camera e Senato sono chiamati a svolgere nelle settimane in corso e in quelle che verranno. Non c’è un minuto da perdere: dagli ammortizzatori sociali da garantire e rivedere alle riforme degli appalti e della burocrazia da elaborare e tradurre in concreto, dagli investimenti da sbloccare alle risorse europee da mobilitare, dalla liquidità da assicurare alle imprese al riassetto del sistema sanitario nazionale da avviare. L’estate 2020 sia, dunque, l’estate di una ripartenza orgogliosa del Paese, a cominciare dal rigore fattivo dei rappresentanti del popolo.