Giovedì 25 Aprile 2024

Riscossa sul campo, Kiev non tratta E Zelensky invita Meloni in Ucraina

Approvato il decreto che impedisce i negoziati con lo zar. Telefonata di complimenti alla leader di FdI

ROMA

Le truppe ucraine avanzano di altri 20 chilometri nella regione di Kharkiv, e sfondano anche nella parte settentrionale della regione di Kherson, guadagnando 25 chilometri lungo il Dniepr. Gli ucraini affondano nelle difese russe e Kiev si sente sempre più forte. Zelensky annusa la vittoria ed è inflessibile. Con un decreto ha dichiarato "nulli" i trattati firmati venerdì dal suo omologo russo Vladimir Putin per annettere le quattro regioni ucraine; i suoi hanno formalmente presentato alla Nato la richiesta di adesione e ha invitato i generali russi "a risolvere il problema Putin". "Finché non risolverete il problema con chi ha iniziato questa guerra insensata contro l’Ucraina – ha detto – verrete fatti fuori, uno dopo l’altro, diventando capri espiatori".

Il punto più delicato è contenuto nel decreto del Consiglio di sicurezza e difesa nell’Ucraina che afferma senza mezzi termini: "Abbiamo deciso di affermare l’impossibilità di condurre negoziati con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin". Secca la replica del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: "Aspetteremo fino a quando l’attuale presidente ucraino cambierà la sua posizione, o fino a quando ci sarà un altro presidente". Parole che sembrano fare il paio con quanto detto da Zelensky sabato: "L’Ucraina è pronta a negoziare, ma con il nuovo presidente russo". Le trattative sembrano una prospettiva inesistente, nonostante le pressioni di molti.

Ieri Zelensky ha avuto una lunga telefonata con il presidente Biden. "Gli Usa concederanno altri 625 milioni di dollari di aiuti militari" e continueranno a sostenere l’Ucraina contro l’aggressione della Russia "per tutto il tempo necessario" e a imporre sanzioni "contro qualsiasi Paese che sostenga l’annessione di territorio ucraino". Musica per Zelensky, che ha sentito anche Giorgia Meloni, ringraziando l’Italia "per il fermo sostegno" ma chiedendo nuove sanzioni. Si è complimentato con la leader FdI per il successo elettorale e l’ha invitata in Ucraina.

Dal campo vengono altre buone notizie per Kiev. Ad est è riconquistata praticamente l’intera provincia di Kharkiv, avanzando verso ovest di una ventina di chilometri dal fiume Oskil, conquistando una parte dell’autostrada P66 (essenziale per i rifornimento alla prima linea russa) e giungendo a una decina di chilometri da Svatove, che i russi tenteranno di difendere. Le truppe di Kiev sembrano destinate ad avanzare verso Kreminna e Rubizhne con un’operazione di avvolgimento simile a quella vista a Lyman. Però dalla regione di Kharkiv arrivano anche brutte notizie, come la scoperta di una camera delle torture nel villaggio di Pisky-Radkivski. Il ministero della Difesa ucraino lo definisce "una mini Auschwitz".

Forte è anche l’avanzata nella parte settentrionale della regione di Kherson dove sinora i russi avevano tenuto. Non più. In tre giorni gli ucraini sono avanzati di 35 chilometri lungo il Dniepr, conquistando – come ammettono anche le autorità filorusse – centri come Havrlivka e Dudchany ed espugnando Velyka Oleksandrivka e la piazzaforte russa di Davydiv Bor. La prima linea russa ha collassato, i reparti si sono ritirati verso Mylove e Borozenske, in direzione di Kherson. Stabilire una nuova linea di difesa non sarà facile: Kiev punta a una guerra di manovra che grazie all’intelligenza e alla tecnologia occidentale e alla sapienza dei propri generali ha mostrato, specie a Kharkiv, di saper condurre molto meglio dei russi.

Alessandro Farruggia