Mercoledì 24 Aprile 2024

Rifiutò di indicare l’identità, graziata dal Colle

Tolta la multa di 450 euro a Cristina Langella. È uno dei sette decreti di clemenza: ci sono anche un ex terrorista altoatesino e due condannati per omicidio

Migration

di Giovanni Rossi

Due assassini, un terrorista, un bancarottiere, un ubriaco al volante, un interdetto dai pubblici uffici, una multata per rifiuto di indicazione di identità. Ma soprattutto sette persone con un profilo e una storia meritevoli di riconsiderazione. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella firma sette decreti di grazia, tutti decisamente misurati. Ecco chi sono i beneficiari dei provvedimenti di clemenza.

CRISTINA LANGELLA

Riceve la grazia della pena di 450 euro di ammenda per il reato di rifiuto delle indicazioni sulla propria identità personale, dopo parere favorevole del competente procuratore generale. La condanna penale non le permetteva di lavorare.

MICHELE STANO

Classe 1968, autore di una rapina nel 2012 in cui era stato ucciso anche il fratello. Condannato a sei anni, due mesi e 20 giorni per omicidio volontario, ottiene la grazia di un anno di reclusione, tenuto conto del parere favorevole formulato dal procuratore generale e del percorso di riconciliazione con i familiari delle due vittime. Per effetto della riduzione di pena disposta dal Capo dello Stato, il graziato – ora con carico inferiore a 4 anni – potrà richiedere l’affidamento in prova al servizio sociale.

CARLO GARRONE

Classe 1941, colpevole dell’omicidio della sorella commesso nel 2014 in un contesto di grave disagio. Condannato a 14 anni di reclusione. L’atto di clemenza (riduzione di un anno e tre mesi di reclusione) tiene conto di età e condizioni di salute. Per effetto di questo provvedimento, il beneficiario potrà richiedere l’affidamento in prova al servizio sociale.

HEINRICH S. OBERLEITER

Nato nel 1941, altoatesino, separatista della Valle Aurina. Riceve la grazia relativa alla pena dell’ergastolo per gli atti terroristici compiuti tra il 1966 e il 1967. Il ravvedimento intervenuto, il ripudio della violenza, l’assenza di decessi, il perdono ottenuto dai soggetti coinvolti e la condizione di concordia nell’area altoatesina consentono di chiudere quella pagina.

FRANCESCO DOMINO

Classe 1972, condannato a 3 anni e 9 mesi per bancarotta fraudolenta per fatti commessi nel 2011. La riduzione di pena a 10 mesi permette all’interessato, che ora vive e lavora in Belgio (Stato con cui vige il reciproco riconoscimento delle condanne), di espiare la pena fuori dal carcere.

GIUSEPPE MINISGALLO

Già condannato per delitti associativi finiti di scontare nel 2011, ottiene la grazia in relazione all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

COSIMO BRUNO

Ora residente in Francia. Condannato per guida in stato d’ebbrezza nel 2009, ottiene la grazia di tre mesi d’arresto in considerazione della distanza dai fatti e del reinserimento lavorativo all’estero.