Giovedì 25 Aprile 2024

Ricorsi e risarcimenti I rischi per lo Stato

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Il decreto Milleproroghe potrebbe non bastare a limitare a 7 miliardi il risarcimento per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. In una lettera inviata in marzo dalla ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli (foto), al premier Giuseppe Conte emerge che l’Avvocatura dello Stato non esclude che in sede giudiziaria, nazionale o sovranazionale, Aspi possa ottenere l’integrale risarcimento per la cancellazione delle concessioni. Un parere che era stato tenuto ben riservato: se la società vincesse il contenzioso, il valore di questa ‘liquidazione’ potrebbe salire fino a 20,7 miliardi.

A livello legale, nemmeno l’ultima ipotesi sul tappeto, quella dell’arrivo di un commissario, viene vista di buon occhio. Un decreto legge, infatti, dovrebbe motivare "la necessità e urgenza" dell’intervento e, soprattutto, potrebbe incontrare un fuoco di fila di ricorsi: una carta difficile da giocare con azionisti di maggioranza e minoranza delle due società, che hanno investito diverse centinaia di milioni e che, è naturale, si sentirebbero lesi nei loro diritti. Il rischio reale è che ogni atto del commissario potrebbe essere impugnato in un sorta di Vietnam societario che renderebbe difficile una gestione.