Mercoledì 24 Aprile 2024

Ragazze rapite in Siria: "Rispetto per Greta e Vanessa, sono certo che saranno liberate"

Roberto Andervill, il cooperante di 47 anni che aveva fondato il progetto Horryaty («La mia libertà» in arabo) insieme a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, tira un sospiro di sollievo e attacca chi, dopo la comparsa del video, si è scagliato contro le due ragazze lombarde rapite in Siria di Michele Mezzanzanica

"Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo", il video su youtube

"Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo", il video su youtube

Varese, 6 gennaio 2015 - Combattivo e felice. Roberto Andervill, il cooperante di 47 anni che aveva fondato il progetto Horryaty («La mia libertà» in arabo) insieme a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, tira un sospiro di sollievo e attacca chi, dopo la comparsa del video, si è scagliato contro le due ragazze lombarde rapite in Siria.

Signor Andervill, cosa ha provato quando è comparso su Youtube l’appello al Governo da parte di Greta e Vanessa? «Mi ha fatto piacere vederle vive e abbastanza in buona salute, considerato che sono prigioniere da cinque mesi. Mi sono sentito sollevato, adesso le aspettiamo a casa».

É fiducioso che possa esserci un’evoluzione positiva nella trattativa per il rilascio? «Continuiamo ad affidarci al lavoro degli uomini del Ministero degli Esteri che stanno facendo del loro meglio e anche di più. L’Unità di crisi della Farnesina ha dimostrato di avere una grandissima professionalità, negli anni ha riportato in Italia oltre cinquanta ostaggi».

È in contatto con le famiglie delle ragazze? Come hanno reagito al filmato? «Ovviamente sento costantemente i familiari, soprattutto quelli di Greta per ragioni geografiche (Andervill è di Varese come la famiglia Ramelli, ndr), e il video è stata una testimonianza importante anche per loro. Altro non posso dire, la situazione resta molto delicata come ha giustamente ribadito il Ministero e, anzi, spero si abbassi presto il clamore mediatico che ha accompagnato la diffusione del video. Solo il silenzio, infatti, può veramente aiutare le due ragazze e ovviamente gli uomini del Ministero degli Esteri che stanno lavorando per la loro liberazione».

Invece non sono mancate le polemiche anche feroci e l’opinione pubblica sembra spaccata in due. Lei che idea si è fatto degli attacchi a Greta e Vanessa per il loro impegno in Siria? «Penso che siano polemiche frutto dell’ignoranza. Chi scrive cose del tipo “ecco la vera storia di Greta e Vanessa” in realtà dice solo fesserie, perché nessuno di questi signori conosce le due ragazze, nessuno ha mai parlato con loro».

Sono state avanzate anche ipotesi di collegamento tra le ragazze e alcuni gruppi armati operanti in Siria, sulla base di foto e post su Facebook... «Non mi interessano le cattiverie, gli spot propagandistici del momento: mi interessa che Greta e Vanessa tornino a casa e la Farnesina ce le riporterà malgrado le uscite di questi personaggi che si fanno pubblicità sfruttando l’onda mediatica del momento».