Mercoledì 24 Aprile 2024

Qui Francia Aumenti bloccati al 4% E maxi fondo alle imprese

di Giovanni

Serafini

L’obiettivo del governo francese è ridurre del 10% nei prossimi due anni i consumi energetici: una direttiva non troppo ambiziosa, considerando la presenza di un gigantesco parco nucleare, 19 centrali e 58 reattori, che garantisce la fornitura di oltre l’80% del fabbisogno elettrico nazionale. Il problema è che da una parte l’ondata di calore ha prosciugato molti fiumi, le cui acque servivano a raffreddare i reattori, e dall’altra che alcune centrali vetuste sono ferme per manutenzione.

In più c’è l’incubo della mancanza di gas in inverno, dopo che Gazprom ha ridotto a più riprese le esportazioni in Francia. Come ridurre i consumi? Politici ed esperti hanno lanciato numerose proposte: limitare a 19 gradi il riscaldamento negli uffici pubblici; tarare i condizionatori in modo che non scendano sotto i 26 gradi; spegnere di notte le luci nei grattacieli e negli edifici non a uso abitativo; staccare dalla corrente computer e i wi-fi quando gli uffici sono deserti; proibire l’uso di pannelli elettronici luminosi dalle 22 alle 6 del mattino.

Il ministro dei trasporti Clément Beaune ha suggerito di ridurre al massimo l’utilizzazione dei jet privati. Una riduzione del 10% del consumo energetico sarà insufficiente in caso di stop definitivo delle forniture di gas russo. Per ora Engie afferma di essere in grado di far fronte ai propri impegni sino alla fine dell’anno: "Abbiamo raccolto i volumi necessari, le scorte superano la soglia di riempimento del 90%". Alla fine di novembre si dovrebbe raggiungere il 100% grazie a importazioni di gas dall’Algeria. Ieri il ministro dell’Economia le Maire ha annunciato che "l’aumento dei prezzi di luce e gas per i consumatori sarà contenuto": sino alla fine del 2022 verrà rispettato un tetto di aumento del 4%. Per le aziende è stato creato un fondo di facilitazioni di 3 miliardi di euro, mentre sono già un milione e mezzo le piccole e medie imprese che beneficiano di tariffe preferenziali.