Venerdì 26 Aprile 2024

Quelli che in Italia tutto fa schifo

L'editoriale di Michele Brambilla

L'editoriale di Michele Brambilla

Ieri abbiamo pubblicato i commenti postati sulle nostre pagine social a una delle frasi pronunciate giovedì, in Parlamento, dal presidente Mattarella: "L’Italia è il Paese della bellezza". O meglio: abbiamo pubblicato alcuni dei commenti postati. O meglio ancora: abbiamo pubblicato solo i commenti di chi, rispondendo alla nostra domanda su quali fossero le bellezze del nostro Paese, ne ha indicate alcune. Si trattava di un’esigua minoranza. Gli altri post – quasi tutti – erano ahimè deprimenti. La domanda era: "Qual è la bellezza che voi trovate nel nostro Paese?".

Fior da fiore (si fa per dire), riporto qui alcune delle risposte che rispecchiano il sentimento generale: "Nessuna. Non è rimasto niente di bello. La cattiveria avanza. Ci hanno messo l’uno contro l’altro. Che schifo di Paese"; "Di bello non è rimasto nulla, assolutamente nulla"; "La bellezza di sapere di avere una classe politica infame che ha portato il Paese alla fame e alla divisione sociale"; "Di bello ormai è rimasto ben poco! Dopo anni di malgoverno e di politiche distruttive!"; "Solo casta! La bellezza? Spaccio, periferie abbandonate, cinghiali, serrande abbassate… Voltastomaco"; "Mattarella vive nel paese dei balocchi, visto che ormai sembra l’uomo della Provvidenza cominci a insegnarci come si può vivere con 600 euro al mese…", e via di questo passo, un’alluvione di pareri, anzi sentenze, così riassumibili: l’Italia fa schifo.

Ma che l’Italia sia "il Paese della bellezza" non è un’opinione del presidente Mattarella: è un fatto, riconosciuto in tutto il mondo. Bellezza paesaggistica, artistica, ma soprattutto umana: di genialità, di cultura, di generosità. Siamo però anche i campioni del mondo di autodiffamazione, maestri nello sparlarci addosso.

Ora, è vero che i social sono lo sfogatoio di tante frustrazioni: ma questo ritornello del tutto fa schifo e la colpa è sempre degli altri, nell’ultimo decennio ha vinto due volte le elezioni. Per costruire cosa, lo si sta vedendo anche in queste ore.

L’Italia è il Paese della bellezza nonostante tutto quello che non va, e il presidente Mattarella l’ha detto, che c’è tanto da fare. Ma se si vede tutto nero, a fare non si comincia neppure. "Chi pensa positivo", diceva Churchill, che quando prese le redini della Gran Bretagna era messo un po’ peggio di noi adesso, "vede l’invisibile, sente l’intangibile e raggiunge l’impossibile".