Mercoledì 24 Aprile 2024

Porno dal telefonino, allarme virus. Ecco cosa si rischia

Un malware su quattro è camuffato da contenuto erotico. I risultati della ricerca sui mobile Android

Uno smartphone (Ansa)

Uno smartphone (Ansa)

Roma, 4 febbraio 2018 - Aprire siti porno dal browser del telefonino potrebbe comportare grossi rischi. Un virus su quattro infatti è camuffatto da contenuto hard. Lo si legge in un rapporto di Kaspersky Lab, secondo cui lo scorso anno circa 1 milione e 200mila utenti Android che hanno cliccato su pagine pornografiche si sono imbattuti in un malware. Possiamo metterla anche così, se preferiamo: in un caso su quattro chi - fra coloro che usano un sistema operativo Google per mobile - becca un virus, ha cercato video o foto hard. Il dato in realtà non sorprende: se il sesso online vende tantissimo, è ragionevole che gli hacker lo usino come esca per danneggiare i dispositivi. 

Questa tecnica comincia a essere molto più pervasiva su mobile che sui pc. Sui computer fissi infatti i ricercatori del Kaspersky Labh hanno rilevato malware legato al porno 'solo' 300 mila volte fra 50mila tentativi di attacco in tutto il mondo. Navigare da fisso dunque aiuta a proteggere i nostri programmi. Difficile invece dire se chi possiede un iPhone sia più tutelato. Lo studio infatti non ha preso in considerazione gli iphone e la piattaforma iOS di Apple, preferendo il più diffuso Android.

Altra curiosità: la maggior parte delle infezioni (quasi una su due), è dovuta a un cosiddetto 'clicker', un software subdolo che apre pagine online, clicca su inserzioni o si iscrive a servizi a pagamento all'insaputa della vittima: così drena soldi, dati e batteria dal telefonino. Insomma una vera grana. Tra i casi riportati quello di un'app che ha prosciugato oltre 100 megabyte di dati su inserzioni in una sola notte.

Particolarmente aggressivi sono poi i virus 'ransomware', che tengono 'in ostaggio' un dispositivo chiedendo un riscatto (soldi) all'utente. Si trovano per lo più in app fasulle di noti siti a sfondo erotico. Questi virus usano strategie spesso intimidatorie: gli hacker si spacciano per forze dell'ordine e minacciano di multare l'utente per aver visto materiale illegale legato alla pedopornografia. Una vera e propria truffa, 'di moda' soprattutto negli Stati Uniti.