
Pompei, il tesoretto del fuggiasco della Regio V (Dire)
Pompei, 1 giugno 2018 - Lo scheletro rinvenuto a Pompei pochi giorni fa raccontava la storia di un uomo claudicante morto guardando il Vesuvio, mentre cercava di fuggire dalla spaventosa eruzione. Oggi, grazie a una nuova sensazionale scoperta, è possibile raccontare un altro pezzetto di quella storia. Sotto le ossa dell'uomo, gli archeologi hanno infatti ritrovato il piccolo tesoro che il 'fuggitivo' (come è stato soprannominato) aveva cercato di mettere in salvo portandolo con sé: un sacco di cuoio con 20 denari d'argento e una chiave in ferro, probabilmente quella di casa.
Il direttore del parco archeologico di Pompei Massimo Osanna ha spiegato che si tratta di "20 monete d'argento equivalenti a 80 sesterzi e 500 euro di oggi, una cifra con la quale, nella Roma antica, una famiglia media poteva vivere bene per due settimane". Il fatto che avesse con sé una simile somma, continua Osanna, "ci fa ritenere che non si trattasse di un riccone, ma nemmeno di un poveraccio. Forse un commerciante che a causa della sua gamba malata non si era convinto a lasciare la città nelle ore precedenti, quando lo avevano fatto pressoché tutti". Gli archeologi hanno intravisto i resti della sacca durante le operazioni di estrazione dello scheletro. "Sotto le costole sfondate del torace si è intravisto del materiale organico e ossido di ferro", racconta ancora Osanna. Poi le monete: "D'argento ma appartenenti ad epoche diverse".

Ora lo scheletro e i resti del suo tesoretto saranno portati in laboratorio per estrarre ancora più informazioni su questo cittadino pompeiano di 1900 anni fa: la sua reale condizione di salute, la sua età, la storia degli oggetti ecc. Dopo quello eccezionale dello scheletro, insomma - conclude Osanna - questo ulteriore ritrovamento nel contesto dei nuovi scavi "è di grande valore", visto che "sono anche gli oggetti, il contesto di vita dell'uomo ritrovato a darci particolari reali sulla vita e sulle storie degli uomini di questa città".