
Il presidente ieri in Vaticano per la prima visita di Stato al Santo Padre, poi a Rondine (Arezzo). Nella Cittadella della Pace lancia un appello accorato: "Insensata la guerra tra popoli vicini". .
Prima in Vaticano, nella prima visita di Stato con papa Leone XIV, poi a Rondine per l’inaugurazione di YouTopic Festival. In una mattinata densa di impegni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un accorato appello alla pace: insistendo sulla necessità di costruire ponti di dialogo, superare i confini e trasformare le ferite della storia in opportunità di incontro e crescita. Il dialogo con il pontefice ha toccato in particolare la crisi ucraina e le tensioni in Medio Oriente. Tuttavia, l’incontro ha rappresentato anche un’occasione per un primo confronto tra l’Italia e il Vaticano, da quando Robert Francis Prevost è diventato pontefice.
Durante l’incontro in Segreteria di Stato, con il cardinale Pietro Parolin, si è discusso, seppur a grandi linee, di temi sensibili come il fine vita e l’8 per mille. Un confronto delicato, che ha visto la partecipazione di monsignor Mirosław Wachowski, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, e del ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, accanto al presidente Mattarella.
Sul tema del fine vita, la posizione del Vaticano è nota e ribadita con forza da papa Leone XIV. Il pontefice ha più volte sottolineato come il mondo contemporaneo fatichi a riconoscere il valore intrinseco della vita umana, soprattutto nelle sue fasi più vulnerabili. Un monito che risuona con particolare intensità in un momento in cui il dibattito sul suicidio assistito è acceso in diverse nazioni. La Santa Sede ha ribadito l’importanza centrale della tutela della vita in ogni sua fase, sottolineando come, nel caso del fine vita, le cure palliative restino fondamentali.
Una posizione chiara, che si inserisce in un contesto italiano in cui la Corte Costituzionale ha recentemente confermato alcuni casi di non punibilità, ma in cui l’iter legislativo per una legge organica è ancora in divenire. Altro tema affrontato è stato quello dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica. Pur sottolineando come il confronto sia stato "a linee molto generali", fonti vaticane hanno ribadito la natura pattizia della legge 222 del 1985, che regola tale meccanismo. Una precisazione non casuale, date le recenti polemiche che hanno visto il cardinale Matteo Zuppi esprimere "delusione" per la scelta del governo di modificare "in modo unilaterale" alcune finalità e modalità di attribuzione dell’8 per mille.
Subito dopo l’incontro nella Santa Sede Mattarella è volato in elicottero a Rondine Cittadella della Pace, a due passi da Arezzo. "I confini non siano punti di separazione, ma occasione di incontro: è irrazionale, incomprensibile, insensata la guerra tra popoli vicini". Il capo dello Stato ha ricordato come due padri nobili dell’Unione Europea come Alcide De Gasperi e Robert Schuman provenissero da zone di confine e fossero fermamente convinti che le ferite della storia si possano trasformare in ponti verso il futuro. Ieri mattina il capo dello Stato ha inaugurato il YouTopic Fest, il festival internazionale del conflitto che ogni anno si svolge qui e andrà avanti fino a domani.
Rondine è un borgo che ospita studenti provenienti da paesi in conflitto, come Israele e Palestina, Russia e Ucraina, offrendo loro un programma di studi e di convivenza della durata di due anni. L’obiettivo è quello di trasformare il conflitto in opportunità di dialogo e di crescita.
La visita di Mattarella ha avuto un significato profondo per questi giovani. Il presidente ha dialogato con loro, ha ascoltato le loro storie, ha risposto alle loro domande. Ha ricordato che l’Europa unita ha garantito "settant’anni di pace tra gli Stati europei" e ha consentito "di poter viaggiare liberamente e poter studiare all’università in ogni parte d’Europa e di poter lavorare ovunque nei Paesi dell’Unione".