Lunedì 20 Maggio 2024
GIULIA BONEZZI E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, poliziotto Christian Di Martino accoltellato alla stazione di Lambrate: è in fin di vita. I pm: aggressore è estremamente pericoloso

Il vice ispettore capo Christian Di Martino ferito gravemente con tre fendenti alla schiena. L’aggressione dopo aver fermato il 37enne marocchino Hasan Hamis mentre stava tirando sassi contro treni e passeggeri

Milano – Nella notte tra il 7 e l’8 maggio il vice ispettore capo Christian di Martino è stato accoltellato da un 37enne alla stazione di Lambrate. Il poliziotto era giunto sul posto proprio per fermare il suo aggressore, Hasan Hamis, che stava lanciando pietre contro i treni, ferendo tra l’altro una donna di 55 anni portata per gli accertamenti del caso all'ospedale Fatebenefratelli. 

Poliziotto accoltellato a Lambrate
Poliziotto accoltellato a Lambrate

Il lancio dei sassi 

Sono le 23.20 quando la Polfer chiede i rinforzi delle Volanti perché un uomo in evidente stato di alterazione lancia sassi contro i treni e verso i passeggeri sulla banchina ferroviaria della stazione di Lambrate. Gli agenti Polfer sono sprovvisti di taser. L'uomo molesto, poi identificato in Hasan Hamis, 37enne marocchino con svariati precedenti, in Italia dal 2002 e irregolare, si allontana sul sedime ferroviario in direzione stazione Centrale camminando in un tratto poco illuminato e lanciando pietre sulla strada sottostante. Colpisce una donna di 55 anni che poi viene soccorsa in codice verde al Fatebenefratelli per una ferita lacerocontusa al capo. Ad avvicinarsi all'uomo è un agente, viceispettore di polizia di 35 anni, che interviene subito con il taser per bloccarlo. Un dardo della pistola a impulsi elettronici raggiunge la gamba. Un altro il busto. Ma non passa attraverso il giubbotto imbottito indossato dall'uomo.

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Poliziotto accoltellato in stazione a Lambrate a Milano, chi è l’aggressore Hasan Hamis

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Polizia e ambulanza davanti alla stazione di Milano Lambrate
Polizia e ambulanza davanti alla stazione di Milano Lambrate

L’aggressione a coltellate

L'agente si avvicina per immobilizzarlo fisicamente, non può sapere che il 37enne nasconde nella manica del giubbotto un coltello dalla lama di 20 centimetri. È un attimo: quando l'agente lo blocca cingendolo, l'uomo tira fuori l'arma e sferra tre fendenti. Due vanno a segno, lacerando un rene e il duodeno del poliziotto. I colleghi a quel punto si gettano sul 37enne e lo immobilizzano. Due agenti della Polfer vengono feriti (soccorsi in ospedale, verranno poi dimessi con lesioni guaribili in 3 giorni).  Immediato l'intervento dei soccorritori del 118. Le coltellate hanno causato un'emorragia interna. Trasportato in codice rosso al Niguarda il viceispettore è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. 

Il coltello usato per l'aggressione
Il coltello usato per l'aggressione

L’operazione 

Il vice ispettore Di Martino ha trascorso più di sette ore sotto i ferri, per suturare le ferite alla schiena provocate dalle coltellate.  Si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Niguarda di Milano. La prognosi è riservata. Quando è arrivato in ospedale in codice rosso, intorno a mezzanotte e mezza, i medici lo hanno stabilizzato e poi è stato portato in sala operatoria. I chirurghi del trauma team hanno lavorato tutta la notte per suturare le ferite provocate dalle coltellate, che gli hanno lesionato diversi organi interni e anche grossi vasi (arterie) del torace e dell'addome: l'uomo ha avuto bisogno di molte trasfusioni. Dopo le 9 di stamattina, il 35 enne è uscito dalla sala operatoria ed è stato portato come da prassi in terapia intensiva.

Papà e fidanzata in ospedale

Il padre e la fidanzata del viceispettore, gli sono rimasti accanto per tutto il pomeriggio all'ospedale Niguarda, dove è ricoverato in prognosi riservata. Più volte il genitore, che alloggia in un hotel vicino, è entrato e uscito dalla struttura sanitaria, mentre la compagna di Di Martino, originario di Ischia, è sempre rimasta dentro. Davanti all'ingresso del padiglione in cui si trova il poliziotto, sono rimasti per tutto il giorno diversi agenti, tra amici più stretti e colleghi.

Le visite istituzionali

Questa mattina l’assessore regionale Guido Bertolaso si è recato all’ospedale milanese per portare la solidarietà della Regione e sincerarsi delle condizioni del ferito. L'assessore - fa sapere la Regione - a nome del Presidente Fontana e dell'intera Giunta, ha ringraziato tutto il personale che "prontamente e con altissima professionalità" ha prestato le cure all'agente. La prognosi, spiegano dall'ospedale, "è riservata e le condizioni rimangono molto serie", per il momento il paziente "è in fase di osservazione post intervento" in Terapia intensiva.

Anche il vicepremier Matteo Salvini si è recato in forma privata all'ospedale Niguarda di Milano "per portare la propria solidarietà a familiari, amici e colleghi del vice ispettore ferito gravemente nella notte a Milano". Lo comunica una nota della Lega, in cui viene riportato anche che Salvini ha parlato anche con i medici e con il capo della polizia Vittorio Pisani.

Lo stesso Pisani si è recato nell’ospedale milanese per una visita al vice ispettore dell'Upgsp della questura di Milano accoltellato nella notte. Pisani ha poi raggiunto la questura per una riunione sull'accaduto.

Anche la Polizia di Stato ha voluto ringraziare l'ospedale Niguarda e l'equipe medica, che “con elevata professionalità, ha assicurato le migliori cure intervenendo tempestivamente per salvare la vita al vice Ispettore”. “Come riferito dalla Direzione Sanitaria le ferite hanno lesionato in diversi punti sia gli organi interni e sia i grandi vasi del torace e dell’addome – si legge in una nota -. I chirurghi lo hanno sottoposto a diversi interventi, per circa quattro ore per risparmiare gli organi lesionati e sono state effettuate molteplici trasfusioni. Il poliziotto attualmente é in condizioni gravi in terapia intensiva ove, allo stato, potrà ricevere le visite dei soli familiari”.

Poliziotto accoltellato a Milano Lambrate
Poliziotto accoltellato a Milano Lambrate

La procura

Secondo la Procura di Milano Hasan Hamis è una persona estremamente pericolosa e violenta e che di fronte alle forze dell'ordine scatena ancora di più i suoi istinti aggressivi. Con queste motivazioni la Procura milanese ha chiesto al gip che l'aggressore resti in carcere, evidenziando tra le esigenze cautelari, e a seguito delle indagini della Polizia, il pericolo di reiterazione del reato.

Hamis è accusato di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lesioni nei confronti di altri due agenti intervenuti, porto del coltello (lungo 30 centimetri con lama di 20) e false attestazioni sull'identità, perché, come segnalato dal pm di turno, in occasione dei vari controlli delle forze dell'ordine in questi anni si è presentato con almeno 22 alias diversi.

Il pm ricostruisce anche la sua azione violenta nei confronti dei passanti, contro i quali ha lanciato numerosi sassi presi dalla massicciata ferroviaria al binario 12 della stazione di Lambrate, colpendo anche una donna, ferita per fortuna lievemente, prima dell'intervento del viceispettore e di altri agenti. 

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