Mercoledì 24 Aprile 2024

Piazza Toro Seduto, la boutade diventa realtà

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(Macerata)

Uno spiazzo dedicato a Toro Seduto, caso unico in Italia. Il capo indiano irrompe nella toponomastica cittadina in concomitanza con Anna Frank, con annesse polemiche. Una scelta che affonda le radici nell’immaginario della destra, che da sempre ha nel proprio orizzonte culturale i nativi americani (Ignazio La Russa, presidente del Senato e fondatore di FdI, ha chiamato i suoi figli Geronimo, Apache e Cochis).

A Civitanova tutto comincia nel luglio del 2018 quando in consiglio comunale venne bocciata dal centrodestra la richiesta delle opposizioni di dedicare una via ad Anna Frank. "Se dobbiamo intitolarla a lei in quanto vittima di un genocidio, perché non farlo anche con Toro Seduto? Fu genocidio anche quello". Queste le parole pronunciate dal vicesindaco Fausto Troiani, rappesentante di una lista civica di destra e non nuovo a provocazioni di questo tenore.

Il singolare do ut des però è stato esaudito. Oggi Troiani è presidente del Consiglio comunale e componente della commissione toponomastica che ha varato l’atto per l’intitolazione di un giardino pubblico ad Anna Frank e di un parcheggio al capo Sioux. "Avevamo chiesto nel 2018 uno spazio pubblico intitolato ad Anna Frank, abbiamo ripresentato la proposta quest’anno e la commissione stavolta ha accettato. Nell’atto che dispone il provvedimento è comparso anche Toro Seduto e appare proprio una scelta legata allo stile di Troiani, ma in questo modo rischiamo di rendere tutto ridicolo e far diventare uno zimbello la figura di Toro Seduto". Il presidente della commissione Toponomastica, Giorgio Pollastrelli, rifiuta l’accusa. "L’intitolazione a Toro Seduto è stata una mia proposta - dice - portata avanti senza spirito polemico".

Lorena Cellini