Giovedì 25 Aprile 2024

Pd nei guai "Una serata triste" Letta sotto il 20, ora è nel mirino

Solo Verdi e Sinistra italiana superano il 3%. Al Nazareno si torna a parlare di congresso

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di Ettore Maria Colombo

Negli exit poll di Rai-Consorzio Opinio, il Pd oscilla tra il baratro (17%) e la sopravvivenza (21%), tra la linea del Piave (il 20%) e Caporetto (appena sotto). Anche per Swg-La 7 i dem sono quotati, sempre dagli exit poll, al 18-22. La media fa 20%, ma è la sottile linea rossa tra la tenuta dello zoccolo duro (come si diceva ai tempi del Pci-Pds-Ds) e una sonora batosta, o una debacle. Le proiezioni, che saranno note solo nella notte, possono davvero cambiare tutto e, ovviamente, cambiare verso alla narrazione che il Pd offrirà. Le prime che arrivano non sono buone: il Pd è al 19,5%. Certo, la vittoria del centrodestra è indubitabile. Una prima proiezione dei voti in seggi offre, al centrodestra, la maggioranza stabile in entrambe le Camere e, al centrosinistra, 33-53 seggi, pochi, almeno al Senato, sempre secondo Rai-Opinio. Un altro studio interno al Pd si spinge oltre: 34-44 seggi al Senato, non oltre 75-85 alla Camera.

Una brutta botta, non c’è molto da girarci intorno. Andrea Marcucci poco dopo l’una getta la spugnaa: "È probabilmente il risultato più basso o uno dei piu’ bassi del centrosinistra nella storia. Con questi dati, prendo atto anche della mia sconfitta nel collegio toscano dove ero candidato. Auguro buon lavoro al senatore Manfredi Potenti". La parola d’ordine, al Nazareno, è "cautela". Enrico Letta è arrivato, tardissimo, al quartier generale del partito, dove era atteso da oltre 300 giornalisti (giapponesi, svedesi, etc.). si chiude subito nella sua stanza con il suo staff, il capo della sua segreteria, Marco Meloni (verrà eletto sicuramente in Sardegna, lui - o Boccia - sarà il capogruppo dei dem a palazzo Madama), le capogruppo uscenti Malpezzi e Serracchiani. E proprio la Serracchiani commenta: "È una serata triste per il Paese. Siamo però la prima forza di opposizione in Parlamento. E registriamo un risultato della Lega sul quale una riflessione dovrà essere fatta a destra".

Anche le elezioni siciliane mandano un pessimo segnale: la candidata del centrosinistra, la Chinnici è solo terza, superata pure da De Luca (Cateno) con i 5Stelle a un’incollatura appena. Luigi Di Maio, secondo le proiezioni, resterebbe fuori dal Parlamento. Insomma, il Sud che invoca Boccia non sembra portare buone nuove, nella notte, ma solo cattive. Nel 2018, al culmine dell’era Renzi, il Pd prese, sia alla Camera che al Senato, il 18,7%: non c’era stato il taglio del numero dei parlamentari, ma l’affluenza (72,9%) era stata molto più alta di ieri, il che vuol dire che quello che Letta definì, e più volte, "il peggior risultato nella storia del Pd e della storia della sinistra italiana", l’era Renzi, è una cifra elettorale che, vista con gli occhi di oggi, diventa quasi tonica, fresca, rinfrancante. In pratica, il Pd attuale, quello di Letta, che pure ha inglobato, al suo interno, Articolo 1 (la ex Leu, che nel 2018 valeva il 3,5%), il Psi (valeva lo 0,5%) e Demos (non valeva nulla), non si muove di una virgola decimale dall’aborrito Pd di Renzi.

Anche la coalizione di centrosinistra non si sente, nel complesso, troppo bene: per Opinio-RAI fa il 27.5%, per Swg-La 7 quasi altrettanto. Il merito, però, è quasi tutto solo dei ‘cocomeri’ (Verdi-SI) che agguantano un onesto 3.5-4.0% per entrambi gli istituti di sondaggi. E nel cuore della notte i due partitini festeggeranno l’elezione di Ilaria Cucchi al Senato. Tutti gli altri sono in rosso o in sprofondo nero: +Europa al 2.5%, cioè sotto il 3%, Impegno civico a un imbarazzante 0.5-1%. Nel Pd, se le proiezioni confermeranno gli exit poll e resterà più vicino al 18.7% di Renzi 2018 (che, come coalizione, si fermò al 22,8%), si aprirà, inevitabilmente, il processo al segretario con tanto di richiesta di congresso anticipato. Se, invece, resterà sopra la soglia di galleggiamento del 20% il processo interno sarà solo rimandato, ma ci sarà lo stesso. Per ora si attendono i voti ‘veri’ del Viminale: è lunga la notte, al Nazareno.