Mercoledì 24 Aprile 2024

Parma capitale italiana della cultura 2020

La città emiliana è stata scelta tra le finaliste e riceverà un milione di euro per stimolare l'amministrazione a perseguire un modello di sviluppo sostenibile che vede la cultura al centro

Una veduta aerea del Labirinto a Fontanello, Parma (Ansa)

Una veduta aerea del Labirinto a Fontanello, Parma (Ansa)

Parma, 16 febbraio 2018  - Parma sarà capitale italiana della cultura per il 2020. La città emiliana è stata scelta tra le finaliste Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. La designazione è stata fatta dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni.

L'annuncio della vincitrice è stato fatto oggi dal ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini in un incontro con la stampa al Mibact. Franceschini ha osservato che "già entrare nella shortlist è motivo di vanto, è come entrare nelle nomination agli Oscar".

IL VIDEO DELLA CANDIDATURA

Parma riceverà un milione di euro dal ministero per l'attuazione del progetto presentato con la candidatura. Denaro che serve per stimolare le amministrazioni a perseguire un modello di sviluppo sostenibile che vede la cultura al centro della crescita sociale, economica e civile del territorio attraverso il coinvolgimento delle realtà pubbliche e private. 

Matera, è stata designata il 17 ottobre 2014 Capitale europea della cultura per il 2019. Nel 2015 l'ex aequo di Cagliari, Lecce, Ravenna, Siena e Perugia-Assisi, Capitali Italiane della Cultura. Poi è toccato a Mantova nel 2016 e Pistoia nel 2017, mentre per il 2018 il titolo è stato attribuito a Palermo. 

RIVIVI L'ASSEGNAZIONE

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Le motivazioni della scelta sono state elencate da Franceschini: "Esempio virtuoso di elevata qualità nella progettazione territoriale a base culturale. I suoi punti di forza sono rappresentati in particolare: dalla capacità di attivare e coordinare un sistema estremamente complesso di soggetti, allargato su base territoriale estesa. Il progetto infatti enfatizza un forte e attivo coinvolgimento dei privati delle imprese del territorio, una stretta relazione con il mondo dell'università e della ricerca, con il mondo della cultura e del welfare, nella presenza di un rapporto consapevole tra rivitalizzazione urbana, promozione sociale, produzioni culturali, con riferimento esplicito all'attivazione di distretti; da un sistema di offerta culturale di ottimo livello realizzato con esplicita attenzione ai giovani nell'integrazione di discipline artistiche, con particolare riferimento alla tradizione musicale; da una forte capacità di gestione dei sistemi di accoglienza e gestione della creatività in vista della sostenibilità complessiva". 

FESTA A PARMA

Alla lettura del nome della città, la delegazione parmense, guidata dal sindaco Federico Pizzarotti, ha esultato con un lungo e intenso applauso ed esclamazioni di gioia: "Dopo essere usciti dai debiti sarà la spinta definitiva per avere coscienza che Parma è una città che vale". Il progetto vincente si chiama "La cultura batte tempo". "Abbiamo elaborato una idea di città - ha spiegato il primo cittadino - inserendo il welfare e una rigenerazione urbana. Penso che le qualità ci fossero tutte e siamo contenti di aver partecipato e vinto".