Mercoledì 16 Luglio 2025
REDAZIONE CRONACA

L’anno si apre con una bella sorpresa: tre milioni per ristrutturare l’ospedale di Vaprio

La Regione accoglie la richiesta dei sindaci per potenziare il presidio di Barbara Calderola

Ospedale di Vaprio (Newpress)

Vaprio D'Adda (Milano), 2 gennaio 2015 - Saggi e sindaci aprono la prima breccia, via libera della Regione al restyling dell’ospedale di Vaprio. I tre milioni necessari arrivano, a sorpresa, dopo un’incertezza durata mesi, poco prima di Capodanno. «Un regalo graditissimo», dice il sindaco Andrea Beretta, che promette «di vigilare sull’effettivo arrivo dei soldi». Non per sfiducia, ma perché il progetto, lanciato a luglio, nei mesi scorsi aveva subito una brusca battuta d’arresto. I 53 campanili dell’Adda-Martesana guardano con favore alla novità. La montagna di denaro in arrivo da Milano servirà a valorizzare il vecchio Crotta Oltrocchi, presidio sanitario storico, fondato prima dell’Unità d’Italia, nel 1860. Ad allora risale uno dei tre edifici del plesso – a questo punto sembra certo – verrà sottoposto a restyling. Come gli altri due, più recenti. La metamorfosi si concluderà con «l’ospedalino» trasformato in punto di riferimento per i malati cronici della zona.

«È un risultato importante per la cura e l’assistenza delle persone che vivono in questo territorio, raggiunto dopo mesi di impegno e di cooperazione a più livelli», insiste il primo cittadino. La revisione riguarderà l’intera area ospedaliera di 10mila 545 metri quadri e quella esterna, altri 2.665. I 40 posti letto attuali aumenteranno di quattro, 10 destinati a sub acuti polispecialistici, più 10 di medicina generale fino a riconversione, mentre salgono a 24 da 20 i letti per malati in arrivo da strutture di «primo livello».

I lavori, dall’avvio, dureranno 18 mesi, il grosso del finanziamento, un milione e 247mila euro è destinato agli adeguamenti strutturali, 370mila agli arredi, 611mila ai servizi territoriali Asl-Comune, 287mila al rinnovo delle sale operatorie, 133mila all’aggiornamento impiantistico, anti incendio innanzitutto, 75mila all’acquisto di attrezzature informatiche, mentre per il rifacimento degli spazi d’accoglienza è previsto un esborso di 51mila, per il parco di 16mila 500euro, e altre opere per 210mila euro.

Interventi necessari per trasformare il Crotta-Oltrocchi in «presidio ospedaliero territoriale», Pot, così si chiama in gergo una struttura di questo tipo. Chiesta dai 53 Comuni dell’Asl Milano 2, impegnati in una complessa partita a scacchi con la Regione, dopo la nuova ondata di tagli al bilancio sanitario lombardo imposta dal governo, che ha inevitabili riflessi sull’offerta di servizi sanitari. «La valorizzazione di Vaprio» è il primo risultato di quella riorganizzazione sanitaria sulla quale le piazze della zona puntano, preso atto, a malincuore, della bocciatura dell’ospedale unico, che i Comuni sognano da anni. E che si dovranno scordare, come testimonia lo sblocco dei fondi auspicato comunque dai saggi, impegnati a elaborare un «Piano B». La spesa riproposta dall’assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani e approvato dalla giunta Maroni, che prima aveva annunciato i cantieri sull’Adda e poi li aveva sospesi, va nella direzione chiesta dagli amministratori locali con un documento ad hoc recapitato a Palazzo Lombardia ai primi di dicembre.

barbara.calderola@ilgiorno.net