Martedì 23 Aprile 2024

Oncologo truffatore Altro procedimento per abuso d’ufficio

Un secondo procedimento penale per abuso d’ufficio relativo alla richiesta di denaro quale corrispettivo non dovuto per prestazioni mediche rese in favore di un altro paziente è attualmente pendente nei confronti di Giuseppe

Rizzi, l’oncologo 65enne arrestato sabato per concussione aggravata. Il medico è ai domiciliari per aver costretto un paziente oncologico con un cancro terminale, poi deceduto, a pagare 900 euro per ogni iniezione di un farmaco salvavita gratuito (130mila euro in totale oltre lavori di ristrutturazione nella villa al mare del medico) da dicembre 2018 a dicembre 2019, quando era dirigente all’istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, dal quale è poi stato licenziato. Dagli atti giudiziari emerge la precedente vicenda di un presunto abuso d’ufficio per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio.