Giovedì 19 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Omicidio Loris, la storia: le tappe della vicenda

Dopo quasi due anni Veronica Panarello è stata condannata. Ecco cosa è successo in questo perdiodo di tempo tra capovolgimenti di versione, perizie e accuse incrociate

I manifesti funebri che annunciano i funerali di Loris Stival (Ansa)

Ragusa, 17 ottobre 2016 - Veronica Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione per l'uccisione del figlio Loris. La sentenza arriva dopo quasi due anni di colpi di scena, capovolgimenti di versione, perizie e accuse incrociate. 

La tragedia del piccolo Loris, un bimbo di 8 anni strangolato e gettato in un canalone della Sicilia, ha sconvolto tutta l'Italia quel 29 novembre del 2014. L'unica imputata è stata la mamma del piccolo, caduta in contraddizioni fin dall'inizio della vicenda.

Queste le date delle tappe principali di indagini e inchiesta sull'omicidio di Loris Stival. 

29 novembre 2014. Veronica Panarello denuncia la scomparsa del figlio, dice di averlo accompagnato a scuola e di non averlo trovato all'uscita del circolo didattico Falcone-Borsellino. Il piccolo Loris viene trovato cadavere prima di sera. E' in un canalone a Santa Croce, lo vede per primo Orazio Fidone, il 'cacciatore'. 

1 dicembre 2014. L'autopsia conferma i timori: Loris è stato strangolato, forse con fascette elettriche. Inizia a circolare l'ipotesi di un 'orco', ma non ci sono riscontri medico legali e la tesi sarà poi smentita dalla Procura di Ragusa. 

3 dicembre 2014. I video delle telecamere di sicurezza fanno emergere incongruenze nei racconti della madre del bambino. 

9 dicembre 2014. Veronica Panarello è fermata per l'omicidio del figlio e l'occultamento del cadavere. Lei si proclama innocente e continua a ripetere: "l'ho accompagnato a scuola". 

12 dicembre 2014. Il Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, convalida il fermo dell'indagata e dispone che la donna resti in carcere.

3 gennaio 2015. Il Tribunale del riesame di Catania conferma l'ordinanza del Gip di Ragusa: Veronica deve rimanere rinchiusa. 

29 maggio 2015. Anche la Cassazione ribadisce i "gravi indizi di colpevolezza" e rigetta la richiesta di scarcerazione di Verona Panarello. 

10 novembre 2015. Veronica cambia versione per la prima volta e ammette di non aver portato il figlio a scuola, ma afferma di non ricordare cosa è accaduto. 

17 novembre 2015. Nuova versione della madre di Loris: dice che il figlio è morto per un incidente mentre giocava con le fascette elettriche a casa. 

3 dicembre 2015. Veronica Panarello ottiene di accedere al giudizio abbreviato condizionato a perizia psichiatrica.

14 dicembre 2015. prima udienza del processo.

11 febbraio 2016. La svolta nelle tante versioni di Veronica Panarello. La donna davanti ai Pm, e dopo averlo fatto in carcere il mese prima davanti a assistenti e psicologi, accusa il suocero Andrea Stival di aver ucciso Loris perché aveva scoperto che eravamo amanti. 

17 febbraio 2016. Viene indagato il nonno di Loris per omicidio in concorso. 

3 marzo 2016. Andrea Stival interrogato dai Pm nega tutto. 

7 giugno 2016. La perizia psichiatrica su Veronica parla di una "personalità non armonica", ma era ed è "capace di intendere e volere". 

3 ottobre 2016. La Procura di Ragusa chiede al Gup Andrea Reale la condanna dell'imputata a 30 anni di reclusione per omicidio premeditato aggravato e occultamento di cadavere 

17 ottobre 2016. Il Gup di Ragusa, Andrea Reale condanna Veronica Panarello a 30 anni per l'uccisione del figlio Loris.