
I manifesti funebri che annunciano i funerali di Loris Stival (Ansa)
Ragusa, 17 ottobre 2016 - Veronica Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione per l'uccisione del figlio Loris. La sentenza arriva dopo quasi due anni di colpi di scena, capovolgimenti di versione, perizie e accuse incrociate.
La tragedia del piccolo Loris, un bimbo di 8 anni strangolato e gettato in un canalone della Sicilia, ha sconvolto tutta l'Italia quel 29 novembre del 2014. L'unica imputata è stata la mamma del piccolo, caduta in contraddizioni fin dall'inizio della vicenda.
Queste le date delle tappe principali di indagini e inchiesta sull'omicidio di Loris Stival.
29 novembre 2014. Veronica Panarello denuncia la scomparsa del figlio, dice di averlo accompagnato a scuola e di non averlo trovato all'uscita del circolo didattico Falcone-Borsellino. Il piccolo Loris viene trovato cadavere prima di sera. E' in un canalone a Santa Croce, lo vede per primo Orazio Fidone, il 'cacciatore'.
1 dicembre 2014. L'autopsia conferma i timori: Loris è stato strangolato, forse con fascette elettriche. Inizia a circolare l'ipotesi di un 'orco', ma non ci sono riscontri medico legali e la tesi sarà poi smentita dalla Procura di Ragusa.
3 dicembre 2014. I video delle telecamere di sicurezza fanno emergere incongruenze nei racconti della madre del bambino.
9 dicembre 2014. Veronica Panarello è fermata per l'omicidio del figlio e l'occultamento del cadavere. Lei si proclama innocente e continua a ripetere: "l'ho accompagnato a scuola".
12 dicembre 2014. Il Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, convalida il fermo dell'indagata e dispone che la donna resti in carcere.
3 gennaio 2015. Il Tribunale del riesame di Catania conferma l'ordinanza del Gip di Ragusa: Veronica deve rimanere rinchiusa.
29 maggio 2015. Anche la Cassazione ribadisce i "gravi indizi di colpevolezza" e rigetta la richiesta di scarcerazione di Verona Panarello.
10 novembre 2015. Veronica cambia versione per la prima volta e ammette di non aver portato il figlio a scuola, ma afferma di non ricordare cosa è accaduto.
17 novembre 2015. Nuova versione della madre di Loris: dice che il figlio è morto per un incidente mentre giocava con le fascette elettriche a casa.
3 dicembre 2015. Veronica Panarello ottiene di accedere al giudizio abbreviato condizionato a perizia psichiatrica.
14 dicembre 2015. prima udienza del processo.
11 febbraio 2016. La svolta nelle tante versioni di Veronica Panarello. La donna davanti ai Pm, e dopo averlo fatto in carcere il mese prima davanti a assistenti e psicologi, accusa il suocero Andrea Stival di aver ucciso Loris perché aveva scoperto che eravamo amanti.
17 febbraio 2016. Viene indagato il nonno di Loris per omicidio in concorso.
3 marzo 2016. Andrea Stival interrogato dai Pm nega tutto.
7 giugno 2016. La perizia psichiatrica su Veronica parla di una "personalità non armonica", ma era ed è "capace di intendere e volere".
3 ottobre 2016. La Procura di Ragusa chiede al Gup Andrea Reale la condanna dell'imputata a 30 anni di reclusione per omicidio premeditato aggravato e occultamento di cadavere
17 ottobre 2016. Il Gup di Ragusa, Andrea Reale condanna Veronica Panarello a 30 anni per l'uccisione del figlio Loris.