Sabato 7 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Omicidio Giacomelli, il Comune ricorre in Cassazione

Per il riconoscimento della costituzione di parte civile nel processo

VITTIMA Il consigliere comunale Andrea Giacomelli ucciso alla fine del 2010

Sarzana, 24 dicembre 2014 - È STATA fissata l’11 marzo 2015 l’udienza in Cassazione per l’ omicidio di Andrea Giacomelli. Oltre al ricorso dei difensori di Antonio Silvestro e Antonio Lanzano, considerati i killer dell’ ex consigliere comunale del Sel condannati entrambi a 30 anni sarà anche in discussione la richiesta del comune di Castelnuovo Magra per  la costituzione di parte civile, patrocinata dall’ avvocato Alessandro Silvestri. Questa decisione era stato l’ ultimo atto deciso dalla giunta di Marzio Favini.

L’omicidio di Andrea Giacomelli avvenne il 30 dicembre del 2010. Una vicenda che sconvolse tutta la Vallata del Magra. Il popolare «Giaco» venne ucciso all’alba nel parcheggio di via Palvotrisia dopo un agguato di stile mafioso. Gli assassini prima forarono le gomme dell’ Auto di Andrea una fiat Palio Bmv poi lo inseguirono e gli spararono 7 colpi con una calibro 7,65 e una semiutomatica calibro 380. Per l’ omicidio venne arrestato Antonio Silvestro , quarantenne  che non accettava l’ abbandono della moglie Rita Castaldo per unirsi con Giacomelli. Successivamente finì in manette anche il complice Antonio Lanzano ventenne che dopo aver fatto da autista nel viaggio della morte Afragola - Castelnuovo e ritorno, per i giudici partecipo’ all’ omicidio. I due in primo grado vennero condannati all’ ergastolo e venne riconosciuta la  costituzioene a parte civile del  comune, che non venne  concessa nell’appello. I giudici di Genova ridussero la pena a 30 anni suscitando la rabbia dei parenti e degli «amici di Giaco», un gruppo nato per fare opere di bene nel nome di Andrea Giacomelli.