Venerdì 26 Aprile 2024

Mosca minaccia la Nato "A un passo dalla guerra" Sfiorato lo scontro aereo

Mar Nero, un velivolo inglese dell’Alleanza atlantica contrastato da due caccia russi. La denuncia dell’Ucraina: "Gli invasori hanno minato una diga, vogliono inondare Kherson"

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di Alessandro Farruggia

In difficoltà sul campo, dove non riesce a centrare i suoi obiettivi, la Russia è sempre più insofferente verso i Paesi dell’Alleanza atlantica. "Gli Stati della Nato – ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova – continuano a inviare armi e munizioni al regime di Kiev, a fornirgli informazioni, ad addestrare i suoi soldati, a dare orientamenti sul modo di condurre le ostilità, avvicinandosi così alla pericolosa linea di un diretto scontro militare con la Russia. Con la consegna delle armi all’Ucraina, la Ue è entrata a fare parte del conflitto". E le accuse che vengono da Mosca si traducono anche in intimidazioni ai mezzi Nato che operano ai confini della Russia.

Il ministro della Difesa inglese Ben Wallace ha infatti riferito in Parlamento che "il 29 settembre, un velivolo ISTAR (intelligence, sorveglianza, acquisizione di obiettivi e ricognizione Ndr) RAF RC 135 Rivet Joint, un velivolo disarmato, in pattugliamento di routine sul Mar Nero, su rotta nota, ha interagito con due caccia russi armati Su-27. Durante l’interazione, durata 90 minuti, uno dei Su-27 ha sganciato un missile in prossimità del Rivet Joint". "Ho protestato – ha proseguito Wallace – con una lettera formale al mio omologo russo, e nella risposta, il ministero della Difesa russo, il 10 ottobre, ha affermato che si è trattato di un malfunzionamento tecnico del caccia Su-27". Risultato: dopo una sospensione di quasi un mese, i voli spia dei RC 135 della Raf sono da qualche giorno ripresi ma con la scorta di due Eurofighter Thyphoon.

In difficoltà a Kherson, dove le sue truppe perdono terreno e sono già stati evacuati dai russi 15mila abitanti di villaggi dove presto si combatterà, si teme che Mosca possa usare una arma non convenzionale. Non una atomica tattica, ma un’inondazione. "La Russia – ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky – sta deliberatamente creando le basi per un disastro su larga scala nel sud dell’Ucraina. Abbiamo informazioni che i terroristi russi hanno minato la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka. Contiene circa 18 milioni di metri cubi d’acqua. Se i terroristi russi faranno esplodere questa diga, più di 80 villaggi, incluso Kherson, saranno inondati. Centinaia di migliaia di persone potrebbero essere colpite".

I russi rilanciano accusando gli ucraini del folle piano. Secondo simulazioni diffuse dai canali Telegram russi, la distruzione della diga provocherebbe una onda alta quasi 5 metri che raggiungerebbe Kherson in 2 ore.