Venerdì 26 Aprile 2024

Morta carbonizzata in auto Terzo uomo e caccia al Dna

Modena, restano indagati il marito e un amico di lei. Rilievi nella fabbrica dove lavorava

Si focalizzano anche sul luogo di lavoro di Alice Neri le indagini dei carabinieri di Modena, che stanno cercando di fare luce sulla morte della giovane mamma trovata carbonizzata venerdì sera nel bagagliaio della sua auto nelle campagne di Concordia, al confine col Mantovano. I carabinieri del Ris sono stati nella azienda (estranea ai fatti) dove la 32enne lavorava da sei mesi nel reparto verniciatura e, dopo aver controllato l’armadietto di Alice, la loro attenzione si sarebbe focalizzata su un collega (secondo la trasmissione tv ’La vita in diretta’ avrebbero parlato con più persone con lo stesso nome, suggerito dai familiari, ed è plausibile sia stato prelevato il Dna). La ragazza, giovedì, aveva trascorso la serata in un bar di Concordia con un altro collega, oggi indagato per omicidio volontario insieme al marito della vittima, rimasto invece a casa con la figlia di 4 anni. Si aggiunge quindi un terzo uomo all’inchiesta. Il cellulare di Alice si è spento alle 3 della notte tra giovedì e venerdì, poi il nulla fino a venerdì sera quando un testimone ha segnalato l’auto in fiamme. Ma in queste ore di buio qualche traccia i carabinieri l’hanno trovata setacciando le immagini dei quattro varchi videosorvegliati del paese: si tratta di una terza auto, transitata in luoghi sospetti a orari sospetti, che potrebbe avere a che fare con il delitto. Chi c’era alla guida? C’è qualche legame coi colleghi della donna? L’attività dei Ris si concentra in Medicina legale, sui resti della vittima: sono stati effettuati prelievi per trovare eventuali tracce di combustibili utilizzati per dar fuoco al cadavere e fibre di eventuali di indumenti. Ieri, infatti, grazie a un nuovo sopralluogo sul terreno in cui è stato appiccato il fuoco i carabinieri hanno sequestrato una tanica che potrebbe contenere residui di sostanza accelerante. Si attende ora l’incarico ai periti per l’autopsia. L’ispezione esterna non ha messo in luce traumi evidenti.

Valentina Reggiani

Flavio Viani