Mercoledì 24 Aprile 2024

Migranti, Salvini: "Altre due navi Ong non sbarcheranno in Italia"

Il ministro dell'Interno su Facebook: "Altre due navi al largo della Libia, dovranno cercarsi altri porti". Botta e risposta con Ong su Twitter che gli dà del fascista. Crimi: "La pacchia è finita" FOTO / Aquarius, la macchina dell'accoglienza a Valencia

Matteo Salvini (Ansa)

Matteo Salvini (Ansa)

Roma, 16 giugno 2018 - Mentre la nave Aquarius ha ormai raggiunto la Spagna (attraccherà a Valencia domattina), dal ministro dell'Interno Matteo Salvini arriva un altro stop a due navi Ong con a bordo dei migranti. "Altre due navi di Ong con bandiera dell'Olanda (Lifeline e Seefuchs) sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l'Italia non vuole più essere complice del business dell'immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi", scrive il viceministro su Facebook. "Da ministro e da papà - aggiunge - possono attaccarmi e minacciarmi quanto vogliono, ma io non mollo e lo faccio per il bene di tutti". E da Catania anche il sottosegretario Vito Crimi rivendica la linea dura del governo nei confronti delle Ong. "Il governo italiano - dice a margine di un convegno di area Dg - sta facendo una stretta sull'utilizzo delle Ong".

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BOTTA E RISPOSTA - Le dichiarazioni di Salvini scatenano la reazione dell'Ong Lifeline che su Twitter attacca: "Quando i fascisti ci fanno pubblicità", salvo poi cancellare il tweet. Poco dopo ritratta, con un altro Tweet: "No, Matteo Salvini naturalmente non è un fascista. Ci è scivolato il mouse". Secca la risposta del ministro dal suo profilo social: "La nave Ong Lifeline commenta: 'Quando i fascisti ci fanno pubblicità...'. Roba da matti. A casa nostra comandiamo noi, la pacchia è stra-finita, chiaro? Insulti e minacce non ci fermano. Se voi mi aiutate, io non mollo! #chiudiamoiporti". 

 

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CRIMI - Da Catania parla Vito Crimi: "Anche in queste ore - dice -  ci sono delle navi italiane che hanno raccolto migranti e che arrivano nei porti. Il governo italiano sta facendo una stretta sull'utilizzo delle Ong, sul modo in cui stanno intervenendo, incrementando le aspettative ed alimentando il traffico di esseri umani. Questo è un meccanismo che ha fatto cambiare completamente la strategia ed è su quello che stiamo intervenendo". Secondo Crimi "l'arrivo delle navi vicino alle zone in prossimità delle coste libiche ha consentito alle attività che i svolgono in Libia di agire in modo differente: mettono i migranti su pezzi di gomma gonfiata, non le chiamiamo neanche barche, perché tanto c'è qualcuno che poi presto li soccorrerà. Questo alimenta ancora di più la voglia di fare quel viaggio della speranza che poi si traduce in viaggio della morte". Ha osservato ancora il sottosegretario: "Oggi se vogliamo interrompere il flusso criminale che c'è in Libia dobbiamo agire anche su questo fronte, altrimenti  non lo interromperemo mai". "Possiamo fare tutto quello che vogliamo nella parte della frontiera sub libica - ha chiosato il sottosegretario - ma alla fine andranno lì in qualche altro modo perché continua ad esserci la speranza che il viaggio andrà a buon fine".

Il sottosegretario ha poi aggiunto: "La pacchia è finita per chi specula sui migranti" per quelli che "sui 600 migranti" a bordo dell'Aquarius che vanno a Valencia "avrebbero lucrato 600mila euro al mese chissà per quanto tempo". "C'è un albergatore che non ha potuto accogliere 50 persone per un mese - ha aggiunto - una cooperativa che non ha avuto un appalto. È questo che dobbiamo bloccare in Italia. La pacchia è finita per chi ha speculato".

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AQUARIUS - Intanto al settimo giorno di navigazione, Aquarius ha raggiunto, almeno simbolicamente, la Spagna: la nave con a bordo parte dei 629 migranti soccorsi una settimana fa davanti alla Libia, si trova infatti in acque internazionali tra l'isola di Minorca e quella di Maiorca. "Il mare è finalmente calmo - racconta da bordo Alessandro Porro - e le persone a bordo si stanno risvegliando. Una nave militare spagnola ci dà idealmente il benvenuto in Spagna". L'arrivo previsto per il convoglio composto dall'Aquarius e dalle due navi militari italiane - la Dattilo della Guardia Costiera e la Orione della Marina Militare - è per prime ore di domenica mattina, ma l'ingresso nel porto sarà scaglionato. "In questi giorni - aggiunge Porro - abbiamo navigato accanto a Sicilia, Sardegna, Corsica e ora le Isole Baleari. E ogni volta le persone a bordo ci hanno chiesto sempre la stessa cosa: è questa la nostra terra?".

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